La revoca dei tagli alle corse ferroviarie arriva ma le posizioni dei consiglieri sulla ferrovia corrono ancora su binari paralleli. Alla ripresa dei lavori del Consiglio regionale, con un’ora di ritardo sulla tabella di marcia, la minoranza annuncia di non voler rinunciare alla propria risoluzione che chiede all’assessore di definire con urgenza il ruolo contrattuale della Regione Valle d’Aosta, dello Stato e di Trenitalia. “Non ci fidiamo” spiega Stefano Ferrero del M5S. All’annuncio della minoranza risponde l’Assessore – definito “Re Mida al contrario” da Andrea Rosset Uvp – che porta in aula un nuovo testo di risoluzione. Il documento, tralasciando la questione dei bimodali, ritirata anche dalla minoranza, impegna più solo il Governo regionale a richiedere con “urgenza la costituzione di un tavolo con il Ministero, Trenitalia e Rfi per definire l’intesa con lo Stato”. Risoluzione approvata con 17 voti favorevoli e 15 astenuti mentre il testo della minoranza viene bocciato a scrutinio segreto con 17 astensioni e 16 voti favorevoli.
“Senza fare polemica – ha detto ironico l’Assessore Marguerettaz – Babbo Natale, collega Donzel, questa volta è arrivato”. E sull’impegno assunto dal Ministro Lupi nei confronti di Trenitalia che ha portato alla revoca dei tagli, “Siamo tutti contenti di questa soluzione che dà ragione del lavoro fatto, abbiamo sempre lavorato, con tutto l’apparato dell’Assessorato, per dare una risposta a quelle che sono i bisogni dei valdostani”.
Critico il Presidente Rollandin sulla mancata intesa con la minoranza per arrivare ad un testo condiviso: “Abbiamo cercato di spiegare che nella norma di attuazione si dice quello che deve essere fatto e da chi. Credo che la soddisfazione sia al momento per questa soluzione anche se qui nessuno garantisce nulla prima di quel tavolo. C’è stato l’intervento del ministro competente e speriamo su questo tema di poterne discutere in tempi brevi. “