Finanziamento pubblico ai partiti, Uv: “sì ad una sua diminuzione, no all’abolizione”

Cosi dalle pagine del Peuple Valdotain oggi il tesoriere dell’UV, Osvaldo Chabod, interviene su uno dei temi al centro delle cronache delle ultime settimane.
La sede dell'Union valdotaine
Politica

Sì a nuove regole e una diminuzione reale del finanziamento pubblico ai partiti ma no ad una sua totale abolizione. Così dalle pagine del Peuple Valdotaine oggi il tesoriere dell’UV, Osvaldo Chabod, interviene su uno dei temi al centro delle cronache delle ultime settimane.

Chabod ricorda come il bilancio dell’Uv sia “da tempo assolutamente trasparente, approvato da due diversi organi interni come il Movimento e il Comitato e il Consiglio federali, certificato da tre commissari e pubblicato sui giornali nazionali”.

Parlando della situazione nazionale il tesoriere scrive "gli abusi, la cattiva gestione dei soldi dei partiti e la corruzione stanno inevitabilmente provocando dei danni alla legittimità dei partiti e dei movimenti politici in quanto rappresentanti del popolo e della democrazia."

Chabod ricorda come per far fronte a questa situazione tutti stiamo ora cercando delle soluzioni:  "in Valle l‘Alpe e il Pd stanno preparando un disegno di legge sulla trasparenza dei partiti e l’Idv sta raccogliendo le firme per un referendum che prevede l’abolizione del finanziamento".

Ma su quest’ultima ipotesi il tesoriere sottolinea come “se l’alternativa è di permettere alle persone e ai gruppi privati di finanziare i partiti, siamo sicuri che questo non porterà ad una dipendenza dei partiti e dei movimenti dai grandi gruppi di interesse, i quali potranno sostenere i partiti sulla base di temi e delle scelte specifiche? " E ancora "siamo sicuri che un sistema di finanziamento privato non porterà ad una mancanza ulteriore di trasparenza ?”
 

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