Fosson: “L’autonomia non sarà difesa dal Movimento 5 Stelle né da Valle Virtuosa”

Nel suo intervento al congresso dell’Union Valdôtaine il Senatore Fosson ha prima ripercorso le tappe degli ultimi anni in Parlamento, per poi proporre alcune riflessioni sul quadro politico in vista delle prossime elezioni politiche.
Congresso UV a Pont-Saint-Martin
Politica

“Siamo stati considerati privilegiati, dei centri di spreco, per poi essere dipinti come tonti da programmi televisivi come Ballarò. Questo Governo di tecnici che doveva salvare il paese ha cercato invece d’intervenire, di mettere le mani sulle competenze delle Regioni autonome”. Nel suo intervento al congresso dell’Union Valdôtaine il Senatore Antonio Fosson, questa mattina, ha ripercorso le tappe degli ultimi anni in Parlamento, dal governo Berlusconi fino a quello tecnico di Mario Monti.

“L’ultima finanziaria in dirittura di arrivo – ha continuato Fosson – prevede altri tagli alla sanità, sui servizi e sulle dotazioni sanitarie, in maniera lineare a tutte le Regioni: siamo equiparati a chi ha accumulato 9 milioni di euro di deficit, come il Lazio anche se abbiamo sempre portato avanti una gestione attenta e rigorosa. Magari per alcuni non vuol dire nulla, ma per noi significa rischiare di non poter più assicurare alcuni servizi”.

Guardando al futuro e in particolare alle prossime elezioni politiche, Fosson non si è sbilanciato. “Il quadro difficile, quasi incomprensibile, con Grillo in forte ascesa, un Pdl in confusione, il Pd affidato a Bersani. Credo nessuna forza politica raggiungerà il 50%, quindi sarà necessario rivedere le alleanze”. E in Valle d’Aosta? “L’autonomia non sarà difesa dal Movimento 5 Stelle né da Valle Virtuosa, e neppure da partiti che solo in alcuni casi, come ad esempio gli appuntamenti elettorali, si ricordano di essere vicini a determinati ideali. Difendere l’autonomia non significa solo lottare contro lo Stato ma seguire percorsi virtuosi. Pensare a un cambiamento non è semplice: dobbiamo confrontarci, dialogare, essere propositivi e cercare di riavvicinarci alla gente”. 

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