Genitori e insegnanti sul piede di guerra contro i tagli e gli aumenti delle rette negli asili nido

Domani - mercoledì 23 settembre - un gruppo di genitori e educatori depositeranno una petizione contro gli annunciati orientamenti della Giunta regionale che intendono aumentare le rette fino a 850 euro mensili
Politica

Sono sul piede di guerra i genitori e gli educatori degli asili nido della regione per gli annunciati tagli ai servizi per la prima infanzia. Domani un gruppo di cittadini, utenti delle strutture sul territorio si sono dati appuntamento davanti a Palazzo regionale in occasione del Consiglio regionale che si terrà domani – mercoledì 23 settembre – per depositare una petizione contro gli annunciati orientamenti della Giunta regionale che intendono aumentare le rette fino a 850 euro mensili e ritoccando il rapporto educatori bambini da uno ogni sei a uno ogni otto. Un provvedimento che, secondo chi ha raccolto le firme, scarica pesantemente sulle famiglie il costo del servizio di asilo nido.

Un argomento su cui interviene, alla vigilia della seduta dell’Assemblea regionale, anche il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. “In questa regione – scrivono in un comunicato stampa i consiglieri Stefano Ferrero e Roberto Cognetta – dove lo spreco è la quotidianità, dove il denaro pubblico è gestito disastrosamente, riteniamo inaccettabile che il costo di una pessima amministrazione venga scaricato sulle fasce più deboli della popolazione, su coloro che rappresentano il nostro futuro! Con questo aumento, gli asili nido della Valle d’Aosta saranno i più cari d’Italia. Invitiamo pertanto tutti i cittadini a firmare la petizione presso gli asili nido della Vallée e chiediamo di passare parola”.
 

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