Poco meno di un’ora e mezza di “vis à vis”, ma la maggioranza – per ora – a 18 in Consiglio regionale prende forma. Se le incognite sono molte è la matematica a venirci incontro: i freddi numeri vedono i 7 eletti della Lega, cubare con i 4 di Ac-Sa-Pnv, i 3 di Alpe ed i 3 di Mouv’. Un “17” che diventa “18” dopo l’auto-allontanamento di Emily Rini dai lidi unionisti, entrata in un Gruppo misto che potrebbe anche rimpolpare le sue fila, ché i pericoli di una maggioranza troppo risicata sono ancora freschi nella memoria dei valdostani.
Piccole maggioranze, insomma crescono. L’ultima “grande riunione”, nella sede di Stella Alpina di via Monte Pasubio ad Aosta, fu melodrammatica. Era l’antefatto del “Controribaltone”, con Uvp arrivata a spezzare l’alleanza che aveva rovesciato l’allora maggioranza regionale e “detronizzare” Pierluigi Marquis dalla Presidenza della Giunta, per riabbracciare l’Union Valdotaine.
Oggi, nello stesso luogo, le facce sono molto più rilassate, e gli assenti del panorama politico – assieme al MoVimento 5 Stelle e Impegno Civico – sono proprio le due “Unions”, relegate all’opposizione, magari già al primo Consiglio Valle del 26 giugno. Presenti i padroni di casa Area Civica – Stella Alpina – Pour Notre Vallée, ospiti Lega, Mouv’ e Alpe, alla ricerca di una “quadra” che non si trova, per risolvere l’enigma numerico uscito dalle urne lo scorso 20 maggio: chi ha la maggioranza per dare un governo alla Valle?
All’uscita dall’incontro tra le forze le bocche sono cucite, ma i delegati delle Commissioni politiche hanno in mano uno stringato comunicato di esito. Stringato ma chiarissimo: “Alla fine di una riunione congiunta – si legge nel documento – Lega Vallée d’Aoste, Stella Alpina-Area Civica – PnV, Alpe e Mouv’, preso atto della scelta di adesione al tavolo attualmente al lavoro della consigliera Emily Rini, segnalano di avere raggiunto il numero di 18 consiglieri in Consiglio Valle”.
La prima parte mette un “punto”, la seconda va a capo e riapre il tavolo: “Ricordato il lavoro in corso da parte del raggruppamento su alcuni punti programmatici per risolvere i singoli problemi da affrontare nel corso della nuova Legislatura- si legge ancora -, si aprono al dialogo fin da subito in vista della ormai imminente prima seduta del Consiglio regionale del 26 con chi, forze politiche o singoli eletti, ritenga di affrontare in una logica di discontinuità la difficile situazione valdostana, offrendo il proprio appoggio e il proprio sostegno per garantire la necessaria governabilità in un’ottica di servizio per l’intera comunità valdostana”.
Si gioca ancora con le carte semi-coperte, insomma. Carte che si dovranno vedere, a questo punto inevitabilmente, direttamente in Consiglio il 26, dove si vedrà anche se il “Gruppo misto” di Rini resterà fermo ad un solo componente.