Grimod: “Nessuna ronda al quartiere Cogne. Semplice collaborazione con le forze dell’ordine”

L’associazione carabinieri in congedo svolgerà un servizio analogo a quello di altre realtà attive sul territorio, limitandosi segnalare irregolarità e vandalismo. E’ un impegno che si sono assunti in cambio della locazione gratuita della sede.
Guido Grimod, sindaco di Aosta
Politica

L’argomento ronde continua a tenere banco. Un articolo uscito su La Stampa il 24 luglio ha scatenato in questi giorni una ridda di ipotesi riguardo all’istituzione di un servizio di vigilanza nel Quartiere Cogne da parte dell’associazione dei carabinieri in congedo. Il sindaco Guido Grimod e l’assessore Mauro Baccega hanno chiuso la conferenza stampa di Giunta di oggi, giovedì 30 luglio, tornando sull’argomento, e sottolineando come non si tratti di ronde, ma di un semplice servizio informale di collaborazione con le forze dell’ordine, offerto dalla storica associazione in cambio della locazione gratuita di una sede.

In realtà l’articolo in questione, a firma di Daniele Mammoliti, smentisce l’”ipotesi ronda”, appoggiandosi in tale senso alle dichiarazioni dello stesso sindaco di Aosta, e riprende testualmente  la delibera della Giunta comunale, che attribuisce ai carabinieri in congedo l’incarico di segnalare “puntualmente agli organi preposti eventuali situazioni di criticità rilevate”. Ma è tale la carica emotiva di un termine come “ronda” che anche una semplice evocazione del concetto può provocare fraintendimenti, rafforzati dall’utilizzo di espressioni come controllo e vigilanza, presenti nel testo della delibera.  

Il comune, ha spiegato Baccega, ha deciso di concedere la locazione a titolo gratuito di un locale di proprietà comunale, in piazza Soldats de la Neige, a favore della storica associazione, per finalità di pubblico interesse. Analoghe convenzioni sono state stipulate a favore di altre associazioni di promozione sociale e a organizzazioni di volontariato. “In cambio – ha affermato il sindaco – abbiamo chiesto ai carabinieri in congedo, la cui età media si attesta attorno ai 70 anni, di aiutarci a sostenere la vivibilità del quartiere Cogne.

Lo stesso compito è svolto quotidianamente da tutte le realtà attive sul territorio, come l’associazione Viola, il Progetto Giovani e i vigili. Non opereranno in divisa, e non potranno arrestare o identificare le persone, compito che spetta alle forze dell’ordine”. Un esempio di come i carabinieri in congedo potranno adempiere all’incarico affidatogli dall’amministrazione comunale lo ha fornito Baccega: “Se noteranno un giovane writer  che imbratta un muro di scritte e disegni, segnaleranno il fatto alle forze dell’ordine, tutto qui”. Insomma, agiranno come dovrebbe fare ogni cittadino responsabile a cui stanno a cuore la sicurezza e il decoro della propria città. Tanto rumore per nulla.

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