Fuoco di fila di mozioni ed interrogazioni della minoranza sui migranti presenti in Valle durante i lavori del Consiglio comunale di Aosta. Questione delicata che ha, come prevedibile all’interno di un’opposizione eterogenea, posizioni anche diametralmente opposte.
Apre le danze Alpe, con una mozione che impegna la Giunta a “creare le condizioni affinché i profughi interessati possano ‘restituire’ alla collettività parte dell’aiuto che viene loro dato dalla comunità in azioni rispettose della loro dignità” attraverso “la possibilità di coinvolgere su base volontaria, i profughi in attività non lavorative ma di volontariato (come realizzato a Bergamo) per iniziative di pubblica utilità”.
“Accogliere significa anche ospitare nel miglior modo possibile – ha spiegato il capogruppo del Galletto Loris Sartore –, capire il loro stato d’animo, fare intermediazione culturale. Riteniamo sia degradante e umiliante per le persone dover stare tutto il giorno con le mani in mano, in attesa di completare il percorso del richiedente asilo politico. Accogliere è far sentire la vicinanza di una comunità, ed alcuni ragazzi sono contenti di poter fare qualcosa di utile. Questa mozione nasce per chiederci come possiamo accogliere nel miglior modo possibile persone che fuggono da esperienze di vita drammatiche che segneranno per sempre”.
L’assessore alle Politiche Sociali Marco Sorbara rilancia, chiede di ritirare la mozione e di discuterne approfonditamente in altra sede: “Chiedo che un tema così importante sia portato in Commissione. I cittadini deve essere informati su chi siano i profughi, evitando di alimentare dicerie su tessere del telefono gratuite, agevolazioni non veritiere”.
Posizione che si collega ad una mozione successiva, accolta all’unanimità dall’assemblea, che impegna la III Commissione consiliare ad ‘aprirsi’ agli enti, alle associazioni per audire il responsabile del Servizio Migranti in modo da ottenere la massima trasparenza, sia riguardo i dati, i numeri, le provenienze e per informare correttamente consiglieri e cittadini per comprendere meglio il fenomeno e le profonde differenza tra migranti, richiedenti asilo, rifugiati.
Dura invece la posizione della Lega Nord riguardo la prima mozione: “Provo molta pena – ha spiegato il consigliere del Carroccio Andrea Manfrin – per le persone che scappano da situazioni difficili, ma è inaccettabile spendere soldi per altri che non siano i cittadini che sostentano, con le loro tasse, la nostra comunità. Andando a cercare soluzioni lavorative, anche fosse di volontariato, poi, rischiamo di insidiare posizioni lavorative di persone che già sono in difficoltà”.