“Il cambiamento è LeALI, leali anche dopo il voto”

Incontro conclusivo al Ristorante La Brace di Aosta del movimento fondato dall'ex consigliere del Pdl, Dario Frassy.
Politica

“Questa è una campagna elettorale che verrà ricordata, nel futuro, per le pochissime novità proposte. Pochissime anzi nessuna, se non contiamo il qualunquismo di un grande comico che in realtà è un piccolo statista. L’unica vera novità è LeALI, che è anche l’unica alternativa alla pessima gestione passata e presente della Valle d’Aosta”.
La campagna elettorale volge al termine ed è Dario Frassy, capolista de LeALI – Legalità Libertà e Autonomia, a tracciare, in un incontro conclusivo al Ristorante La Brace di Aosta, un bilancio di questi trenta giorni di comizi che conducono direttamente alla chiamata alle urne di domenica 26 maggio. Campagna elettorale definita “estenuante” ma che ha lasciato l’ex consigliere regionale del Pdl fiducioso riguardo il futuro della sua nuova creatura politica.

Un futuro che prende anzitutto il via dalle convinzioni riguardo il proprio programma: “Il nostro programma – chiarisce Frassy – è un programma di governo, incentrato proprio su situazioni concrete di governo, per dare risposte sulle infrastrutture, sull’economia e sull’industria e per rilanciare una gestione delle risorse che deve cambiare in maniera radicale rispetto a quella attuale. Noi vogliamo recuperare le regole del buon governo e della buona economia”.
La critica, evidente, è tutta rivolta alla maggioranza uscente di governo, quando Frassy affonda il colpo: “Bisogna recuperare la legalità in una regione dove questa parola è ormai un optional. Qui troviamo assessori intercettati mentre parlano amenamente di lavori pubblici con esponenti di associazioni malavitose, con un Sindaco che chiude il discorso con un ‘in effetti ti sei comportato male’. Troviamo un comune come Aosta che candida sei assessori alle regionali, correndo il rischio che lunedì non esista più una giunta comunale, che vogliono sistemare solo i propri interessi. È impossibile che il Sindaco permetta che i suoi assessori facciano trenta giorni di campagna elettorale dimenticandosi dell’amministrazione di una città”.

Un attacco duro anticipato dalle linee programmatiche del movimento, illustrate da Riccardo Tarello, Romina Siracusa e Eddy Pellissier, e che passano dalla ormai nota richiesta di rendere la Valle una Zona Franca Territoriale detassata, alla priorità di assegnazione ai cittadini di servizi sociali come alloggi popolari e asili nido, all’erogazione di un “assegno junior” in favore dei giovani sportivi valdostani che faccia crescere una cultura dello sport che non gravi sui bilanci delle famiglie.
Ma soprattutto LeALI, nelle parole di Frassy, vuole parlare di cambiamento, di discontinuità rispetto al passato recente: “Domenica – conclude il capolista – avremo una possibilità unica di scegliere il nostro governo. Su 9 liste nessuna difende l’esistente e ci si chiede chi abbia governato finora. Noi siamo diversi da chi ha fatto politica finora, ci presentiamo con la nostra faccia e ci impegniamo oggi come domani, non come chi si presenta come il nuovo ed è in realtà il vecchio. Votare il cambiamento non può significare votare i protagonisti del disastro valdostano, ma vuol dire voltare pagina. Il cambiamento è LeALI, leali anche dopo il voto”.
 

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