Il Casinò riduce il capitale sociale, da lunedì si apre la discussione sul costo del personale

Previsto il primo incontro con i sindacati, che si aspettano l'apertura di un procedimento di licenziamento collettivo per 250 lavoratori. Il capitale sociale è stato ridotto da 120 a 56 milioni di euro a copertura delle perdite.
Casinò di Saint-Vincent
Politica

Riduzione del capitale sociale e un generale mandato ai vertici aziendali a procedere "alla razionalizzazione dei costi di gestione". Sono questi i due punti su cui l'Assemblea dei soci del Casinò de la Vallée di Saint-Vincent si è espressa in una riunione avvenuta a metà mattinata.

Ridurre il capitale sociale è un accorgimento finanziario necessario, secondo l'articolo 2446 del codice civile, poiché si erano verificate perdite per oltre un terzo da quello iniziale. Si aspettava una riduzione dai 120 a 50 milioni di euro, come annunciato già nei mesi scorsi dall'assessore regionale alle Finanze Ego Perron. La proiezione è stata più o meno confermata, con 56 milioni di euro.

Riguardo alla razionalizzazione dei costi si attende con ansia la riunione di lunedì prossimo, 20 febbraio, tra i vertici dell'azienda e i sindacati. Secondo questi ultimi sarebbe pronta l'apertura di una procedura di licenziamento collettivo per circa 250 lavoratori.

Questo non vuol dire licenziamenti automatici o immediati ma l'inizio di una fase di contrattazioni tra azienda e parti sociali per ridurre i costi del lavoro. La situazione si è innescata quando, con l'ultima legge approvata nelle scorse settimane in Consiglio Valle, si è subordinata la ricapitalizzazione di 43 milioni di euro necessaria ad andare avanti alla redazione di un nuovo piano di ristrutturazione.

Un ordine del giorno dello stesso Consiglio aveva poi di fatto sfiduciato gli attuali quadri e dirigenti della Casa da gioco, ma della questione, nella riunione di questa mattina, non se ne è parlato. Gli attuali vertici continuano a muoversi perciò con una relativa autonomia di manovra. 

All'assemblea ha partecipato anche il presidente della Regione Augusto Rollandin, che è intervenuto poi al congresso in corso a Pont-Saint-Martin dell'Union Valdôtaine commentando politicamente la situazione, ma senza aggiungere nuovi dettagli tecnici: "Senza tutti i lavori fatti negli anni forse oggi la Casa da gioco sarebbe già chiusa, ma ora siamo in grande difficoltà per il basso numero di presenze – ha detto – oggi serve tutta l'attenzione possibile al Casinò e siamo pronti a trovare soluzioni che daranno un nuovo slancio alla struttura".

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