Strada potenzialmente in discesa per il collegamento Valtournenche-Ayas-Gressoney mentre per l’Aosta-Pila-Cogne ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. In Consiglio regionale ieri l’Assessore al turismo, Claudio Restano, ha presentato i risultati della relazione tecnico-economica-finanziaria sui due maxi comprensori, arrivata a seguito dell’approvazione di un ordine del giorno durante l’approvazione dell’ultima finanziaria.
Sulla base degli studi già predisposti e dei dati sulle presenze dei comprensori, l’Assessore ha parlato di “sostenibilità economica anche in mancanza di elevati contributi pubblici” per il collegamento fra il Monte Rosa e il Monte Cervino, “purché siano attuate alcune condizioni: realizzazione del collegamento pedonale sino alla funivia KB 18 "Laghi Cime Bianche – Plateau Rosà", con 4 telecabine di 10 posti, la crescita delle presenze invernali basata su di un marketing specifico, l'aumento di 1,5 euro del valore medio della presenza sui comprensori per un adeguamento delle tariffe alla nuova offerta”. La relazione suggerisce poi una fusione fra le due società di impianti di risalita per “generare economie di sistema e di marketing”.
Fra i punti deboli del “sesto comprensorio mondiale per presenze (2 milioni) e il terzo per dimensioni” la carenza di letti caldi sul lato del Monte Rosa e la “presenza lungo la linea di siti ambientali sensibili che impongono soluzioni adeguate e appropriate e complessi processi autorizzativi”.
Sul collegamento Aosta-Cogne “l'aspetto tecnico più rilevante è la fattibilità del tratto Cogne-Couis: bisogna approfondire lo studio dal punto di vista geo-tecnico per il collegamento funiviario”. Esiste già però un’altra opzione che sposta l’arrivo al Colle Tsa Seche.
“Dal punto di vista economico-finanziario, pur immaginando un aumento delle presenze a Cogne, l'investimento raggiunge gli 80 milioni di euro – ha spiegato Restano – e non è sostenibile dalla società senza l'apporto pubblico. L'indotto che può essere generato a Cogne potrebbe diventare determinante per la costruzione dell’opera". Lato Pila “la validità è indipendente dal progetto globale: la costruzione dell'impianto permetterebbe di modificare sensibilmente i flussi turistici attuali, liberando la parte alta del comprensorio”.
Ricordando di essere sempre stato favorevole alla realizzazione di entrambi i collegamenti l’Assessore ha spiegato che nei prossimi mesi andranno fatte “delle valutazioni tecniche approfondite” e sulle “disponibilità finanziarie perché nel bilancio non c’è traccia di questi finanziamenti”.
Valutazioni che andranno inevitabilmente a scontrarsi con le diverse posizioni sull’argomento presenti nell'attuale maggioranza. Come ricordato dal consigliere Uv, David Follien “il gruppo Alpe si è sempre detto contrario a questi progetti, sollevando dubbi a 360 gradi e contestando una concezione di turismo obsoleta”. Il consigliere unionista se l’è poi presa con i comitati sorti attorno ai due progetti: “i soliti professionisti del No”.
