Sarà pronto per il 2020 il nuovo Presidio unico ospedaliero di Aosta. A dirlo è stato oggi l’Assessore regionale alla Sanità, Antonio Fosson illustrando alla quinta Commissione consiliare "Servizi sociali", assieme ai referenti della società Coup srl la tempistica e le modalità di realizzazione del Presidio unico ospedaliero di Aosta. L’audizione arrivata dopo un’interpellanza della minoranza, ha spiegato il Presidente della Commissione Claudio Restano ha dato luogo ad un "confronto estremamente interessante che ci ha permesso di iniziare a valutare gli elaborati progettuali relativi alla ristrutturazione dell’ospedale Umberto Parini e del suo ampliamento. Un’analisi approfondita, ma che necessiterà di ulteriori momenti di incontro, affinché il Consiglio prenda conoscenza di un’opera strategicamente importante per la collettività." Il cronoprogramma slitta quindi di un anno circa a seguito del contenzioso in atto sugli scavi archeologicamente assistiti dell’area dove sorgeva il vecchio parcheggio dell’ospedale. I costi rimangono invece fermi ai 150 milioni di euro inizialmente previsti.
Dubbi e perplessità sono stati sollevati dalla minoranza. "Su tale progetto rimangono ancora molti aspetti da valutare attentamente, quali ad esempio la sostenibilità e la copertura finanziaria – commentano Alessandro Nogara, Albert Chatrian, Jean-Pierre Guichardaz e Stefano Ferrero -. La disponibilità finanziaria per la realizzazione dell’opera ci risulta sia di 136 milioni di euro e non di 150, di cui 120 milioni per la costruzione dell’ala nuova e i restanti 16 per la ristrutturazione del vecchio ospedale Parini. Queste risorse potranno magari servire, a nostro parere, a costruire ex novo l’ala est, ma saranno del tutto insufficienti per la ristrutturazione e il riadeguamento della parte vecchia dell’ospedale, nella quale dovranno essere riunificati tutti i reparti di degenza attualmente presenti nell’ex maternità e al Beauregard. Se sono stati spesi 20 milioni di euro per l’acquisto del parcheggio dell’ex Residence Mont-Blanc, ci chiediamo come faranno a "girare come un calzino", così come dichiarato dal progettista, tutto l’attuale nosocomio. L’audizione ha consolidato la nostra idea secondo cui non si tratta di un ampliamento e ristrutturazione, ma della costruzione di un vero e proprio ospedale nuovo accanto ad uno vecchio. Apprezziamo comunque la disponibilità dell’Assessore Fosson ad approfondire ulteriormente le criticità da noi evidenziate e a fornire alla Commissione ulteriori dati e documentazione."