Non c’era neanche una nuvola in cielo, quando alle 13.25 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è atterrato al blindatissimo aeroporto regionale “Corrado Gex” di Aosta, per la sua prima visita ufficiale in Valle, con un volo proveniente da Biella.
Ad attendere il "Falcon 900" dell’aeronautica militare, personalizzato per le celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia, non c’era quindi la folla delle grandi occasioni ma un ristrettissimo comitato d’accoglienza, capeggiato dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, con il quale Napolitano, apparso particolarmente in forma, con un completo chiaro e l’immancabile 24 ore nera, ha scambiato qualche battuta prima di salire a bordo della Lancia Thesis presidenziale ed essere scortato con i suoi più stretti collaboratori all’albergo Milleluci di Porossan, dove ora sta pranzando.
Dopo un breve riposo, nel pomeriggio, la carovana presidenziale si dirigerà verso il centro storico del capoluogo regionale, fino in Piazza Chanoux, dove sarà accolto anche dal presidente del Consiglio Valle, Alberto Cerise e dal sindaco della città, Bruno Giordano.
Seguirà la deposizione di una corona di alloro ai piedi del monumento dedicato al soldato valdostano. Nel pomeriggio, Napolitano si trasferirà a palazzo regionale per i discorsi e la cerimonia ufficiale.
Nella mattinata di domani, invece, in occasione dell’apertura della “Scuola per la Democrazia”, il Capo dello Stato risponderà alle domande dei giovani amministratori provenienti da tutta Italia, che saranno ad Aosta per seguire la terza edizione del corso di alta formazione politica. Il Presidente, prima di ripartire, visiterà poi la mostra “La Vallée d’Aoste sur la scène – Cartografia e arte del governo (1683-1860)”, allestita nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.