Il Sindaco di Pollein: “il nuovo aeroporto è uno scempio ambientale, meglio puntare sulla ferrovia”

E' questo il commento di Paolo Gippaz che ieri, in occasione della riunione del Consiglio comunale ha espresso, come già aveva fatto nell'incontro con gli Assessori regionali Marguerettaz, Vierin e Zublena, la sua contrarietà al progetto.
L'aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe
Politica

Uno scempio ambientale. E’ questo il commento del primo cittadino di Pollein, Paolo Gippaz che ieri, giovedì 18 settembre, in occasione della riunione del Consiglio comunale ha espresso, come già aveva fatto nell’incontro con gli Assessori regionali Aurelio Marguerettaz, Marco Viérin e Manuela Manuela, la sua contrarietà al progetto del nuovo Aeroporto.

Lo scempio ambientale di cui parla Gippaz riguarderebbe il progetto di fare atterrare in Valle, voli charter da 80-100 posti. “Pensiamo alla rumorosità sull’intera regione Valle d’Aosta: è inutile fare misurazioni presso l’aeroporto, dobbiamo pensare alle località ancora in qualche misura tranquille della nostra regione. Pensiamo all’inquinamento dell’aria che in Valle, non sono un esperto, ma gli inquinanti ristagnano molto di più che in pianura padana a causa delle montagne che ci circondano.”

Ma non è solo la questione ambientale a fare dire no al progetto, al primo cittadino di Pollein. Tra gli altri elementi critici secondo Gippaz, la sicurezza, la salute dei cittadini e la viabilità. “Per quanto concerne l’allungamento della pista, cesserò di essere preoccupato il giorno che constaterò di persona che l’opera non ha creato problemi sulla viabilità” e ancora  “per quanto riguarda le mappe di vincolo, si parla di non permettere di sforare con ostacoli i volumi necessari all’aviazione, ma, ahimé, ci sono già diversi ostacoli esistenti che forano queste aree e non so quanti piloti opereranno in sicurezza nell’atterrare al nostro aeroporto.”

Non ultimo per Gippaz, il nuovo aeroporto cancellerebbeil progetto di costruire un asilo nido aziendale di 30 posti in località Autoporto.

Secondo quindi Gippaz si rimetta sì mano all’aeroporto, ma arrivando a realizzarne uno “modesto, semplice, piccolo, ma altamente qualificato come aeroporto turistico-sportivo” e i soldi risparmiati si investano invece nella ferrovia.

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