"Siamo anche noi in attesa." Rispondono cosi i gruppi di minoranza in Consiglio Valle in relazione all’inchiesta sui fondi dei gruppi consiliari. In questi giorni i primi avvisi di garanzia sono stati consegnati ai 34 indagati nell’inchiesta condotta alla Procura di Aosta.
"Non vogliamo parlare sulla base di cose di cui non conosciamo" precisa Roberto Cognetta del M5S "Qui da un anno continuano a fare filtrare cose senza entrare nell’argomento, cosi non serve a niente se non a fare il gioco di non si sa bene chi."
Sulla stessa linea anche l’Uvp. "E’ difficile trarre delle conclusioni in questo quadro" spiega Vincent Grosjean "Ci risulta che nessuno del nostro gruppo sarà interessato da questi avvisi."
Non ha ricevuto, ad oggi, l’avviso di garanzia neanche Raimondo Donzel del Pd-Sinistra Vda. "La nostra posizione è nota, se ne discute nel dettaglio da più di un anno e siamo entrati già nel merito di tante questioni, rispondendo a tutti i rilievi sollevati, vedremo ora che cosa ci contesta la Procura e risponderemo. E’ ovvio che a seconda degli esiti dell’indagine, delle condanne in primo grado, saranno inevitabili delle ripercussioni."
Avvisi di garanzia arrivati invece in casa Alpe dove Alberto Bertin (non interessato direttamente dall’avviso) precisa: "Nel nostro gruppo nessuno dei consiglieri ha utilizzato anche solo un euro a fini personali, tutti i finanziamenti avuti sono stati utilizzati per fini politico e istituzionali e abbiamo la rintracciabilità completa delle spese".