Indennità di carica, indennità di funzione. Cosa sono e quanto costa la politica

Dopo la decisione della Giunta di Aosta di alzare le indennità degli amministratori del 20 per cento, sfruttando la possibilità di legge, abbiamo fatto qualche calcolo. Per l’Assemblea cittadina ed i Consigli comunali valdostani, fino al Consiglio regionale.
L'aula del Consiglio comunale di Aosta
Politica

Senza polemiche di sorta, anzi, poco meno di due anni fa – era il dicembre del 2023 –, il Consiglio comunale di Aosta approvava la “classica” delibera che regola le indennità di funzione degli amministratori.

Indennità che la Giunta Nuti – come per tutti i cinque anni di governo – aveva deciso di non aumentare, come permetterebbe invece di fare la legge regionale 4 del 30 marzo 2015.

In aula, all’epoca, il dibattito è stato interessante. Con una parte della Lega (i consiglieri Togni e Giordano) e de La Renaissance (la consigliera Balbis), a spiegare come rivedere le indennità non fosse poi così peregrino. Anzi.

Ma quando si parla di politica e di eletti, il tema degli emolumenti è sempre spinoso. E l’opinione pubblica attentissima. A maggior ragione dopo mercoledì 29 ottobre, quando il sindaco di Aosta Raffaele Rocco, durante la sua prima Assemblea cittadina, ha annunciato che sì, la sua Giunta ha deciso di alzare quelle indennità che partono da lui e che, a scalare, arrivano a tutti gli eletti.

Allora, forse, è importante capire di che cifre parliamo oggi ad Aosta incrociando i dati con quelli degli altri comuni e, soprattutto, con le indennità del “fratello (molto) maggiore”: il Consiglio regionale.

Cosa dice la legge

La legge 4/2015 attribuisce al Sindaco di Aosta – essendo città con oltre 15mila abitanti – un’indennità mensile lorda di funzione stabilita a 5.610 euro. Proprio qui si inserisce la questione attuale, dal momento che la norma specifica come il Consiglio comunale abbia “facoltà di aumentare fino a un massimo del 20 per cento l’indennità mensile lorda di funzione”.

“Ai Sindaci è attribuita, inoltre, una diaria mensile quale rimborso forfetario delle spese di esercizio del mandato”, recita ancora la legge. Diaria esentasse che per il Primo cittadino di Aosta cuba a 1.300 euro.

Come cambiano le indennità

La Giunta comunale di Aosta
La Giunta comunale di Aosta

L’indennità del Sindaco è il riferimento per il resto dell’Assemblea. Infatti, la vicesindaca guadagna l’80 per cento rispetto al Primo cittadino, mentre gli assessori comunali il 75 per cento. Seguono il presidente del Consiglio comunale (25 per cento), per arrivare ai consiglieri con il 20 per cento.

Il che, ma parliamo sempre di cifre lorde e senza contare la diaria, porta a 4.488 euro il compenso per la vicesindaca, a 4.207,5 euro per gli assessori, fino ai 1.402,5 euro per il Presidente del Consiglio e i 1.122 euro per ogni consigliere comunale.

Con l’aumento approvato del 20 per cento, le indennità partirebbero dalla nuova soglia di 6.732 euro lordi per il sindaco, che diventano 5.385,6 per la vicesindaca, 5.049 per gli assessori, 1.683 per il presidente del Consiglio e 1.346,4 per i consiglieri. Tutte cifre, ovviamente, da considerare lorde.

Come detto, poi, alla Giunta si somma anche la diaria, esentasse, che alza la cifra di 1.300 euro netti.

Le indennità negli altri comuni

La normativa definisce, ovviamente, le indennità di funzione anche per gli amministratori degli altri 73 comuni della Valle. Anche qui, si tratta di cifre lorde, ritoccate dopo le Elezioni del 20 e 21 settembre 2020.

Nel dettaglio, si parla di 1.900 euro per i Sindaci dei comuni con una popolazione fino a mille abitanti, che diventano 2.100 euro con un numero di abitanti tra i 1.001 e i 3.000.

Per i comuni con popolazione tra i 3.001 e 5.000 abitanti, il compenso per i Primi cittadini sale a 2.900 euro; che diventano 3.600 euro per gli Enti con un numero di abitanti tra i 5.001 ed i 15.000. Oltre questa cifra, l’indennità di funzione per i Sindaci cuba a 5.100 euro.

Sotto i 15mila abitanti, l’indennità mensile lorda dei Vicesindaci è pari al 55 per cento rispetto a quella che spetta al Primo cittadino, che diventano il 40 per cento per gli Assessori comunali.

Per quanto riguarda invece i consiglieri, sotto i 15mila abitanti non c’è un’indennità definita come quella di Aosta ma viene attribuito “un gettone di presenza per la partecipazione ad ogni seduta del Consiglio comunale, il cui ammontare lordo non può essere superiore al 5 per cento dell’indennità di funzione attribuibile al Sindaco”.

Lo scorso febbraio, il Consiglio Valle ha deciso però che per definire l’indennità mensile dei Sindaci, così come il numero di assessori in Giunta, non sarebbe stato più basato sul solo criterio della popolazione ma su parametri definiti dalla Regione – come le caratteristiche territoriali, i flussi turistici, i lavoratori pendolari – per definire i trasferimenti finanziari ai comuni. Con la possibilità, rimasta, di aumentare il numero degli assessori di una unità senza limiti di spesa e di una seconda unità solo garantendo l’invarianza di bilancio.

Le nuove regole del gioco sono entrate in vigore dal secondo giorno dopo le elezioni. Rimangono le prime due fasce di indennità attribuite ai Sindaci di comuni fino a mille abitanti (quindi i 1.900 euro lordi mensili) e fino a 3.000 abitanti (i 2.100 euro mensili). Viene però inserita una nuova fascia da 2.310 euro lordi mensili e vengono aumentate le ultime tre fasce: da 2.900 si passa a 3.190 euro, da 3.600 a 3.960 e da 5.100 per il comune di Aosta ai 5.600 euro odierni. 

Ad aumentare è stata anche la diaria mensile per spese di esercizio del mandato, passata da 500 a 600 euro per i comuni più piccoli e dai 1.200 ai 1.300 per il Comune di Aosta. La stessa quasi raddoppia, aumentando da 600 a 1.300 euro per il sindaco che riveste anche la carica di Presidente di Unité des Communes valdôtaines, mentre è confermata la riduzione del 20 per cento dell’indennità per Sindaci lavoratori dipendenti che non richiedono l’aspettativa.

Tirando le somme, la diaria mensile, parametrata sulla popolazione, è di 600 euro per i Sindaci dove la popolazione arriva fino a mille abitanti; 700 euro dove gli abitanti sono tra 1.001 e 1.500 – così come tra i 1.501 e i 2.000 –, che diventano 800 euro con popolazione dai 2.001 e i 3.000 e tra i 3.001 e i 10.000, fino ad arrivare ai 1.300 euro del Primo cittadino di Aosta.

Le indennità in Consiglio regionale

Consiglio ottobre
Primo Consiglio 28 ottobre

Fino alla nuova delibera approvata, tra le polemiche, due giorni fa, le indennità di carica degli amministratori pesavano sul bilancio del Comune di Aosta, con i suoi 29 eletti, per 690mila euro. I contributi pagati – stando allo stanziamento assestato 2024 – cubano invece per 80mila euro. Ora, con l’aumento, il “costo complessivo” degli eletti sale a 828mila euro.

In Consiglio Valle, le cifre sono molto diverse. In tutto, nel 2024, i compensi erogati per le indennità di carica e funzione dei 35 eletti in piazza Deffeyes – che sono stati 36, contando i 3.975,17 euro di indennità di Augusto Rollandin, dimessosi per motivi di salute a fine gennaio 2024 – ammontano a 2 milioni 644mila 656,17 euro.

A questo va aggiunta la diaria – anche questa esentasse – che cuba a 32mila 232 euro l’anno per ogni consigliere. Ovvero, ad 1 milione 128mila 120 nel 2024, cui aggiungere 2.059,27 euro di Rollandin.

Ad ogni consigliere – viene spiegato sul sito web del Consiglio, alla voce “Trasparenza della politica” – spetta un’indennità di carica di 5.185 euro lordi mensili.

A questa si aggiunge l’indennità di funzione che spetta – appunto – “ai consiglieri che svolgono particolari funzioni”. Nel dettaglio, al Presidente della Regione spettano 5.730 euro lordi mensili ai quali sommare l’indennità per l’espletamento delle funzioni prefettizie da 520 euro lordi mensili.

Per il Presidente del Consiglio regionale e per gli Assessori l’indennità di funzione è di 4mila 011 euro lordi mensili, mentre per i Vicepresidenti del Consiglio Valle sono 1.719 euro lordi mensili, che diventano 859 euro lordi mensili per i Presidenti di commissione ed i Segretari dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio.

Poi, c’è la diaria che spetta a tutti i consiglieri regionali, senza distinzione di carica, “quale rimborso forfetario mensile per le spese inerenti all’esercizio del mandato” e che cuba a 2.686 euro mensili netti. Dal 1° gennaio 2013, invece, non c’è più il rimborso chilometrico che interessava i consiglieri residenti a più di venti chilometri da Aosta.

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