Ineleggibilità: il 10 settembre il verdetto della Corte di Appello di Torino sui tre candidati UV

Si riunisce mercoledì la Corte di Appello di Torino che dovrà esprimersi sui ricorsi relativi alla presunta ineleggibilità di Luciano Caveri, André Lanièce e Carlo Norbiatto, eletti in Consiglio regionale alle scorse elezioni regionali.
Politica
L’attesa del mondo politico valdostano in questi giorni è rivolta alle decisioni che saranno assunte dalla Corte di Appello di Torino che mercoledì 10 settembre si esprimerà sui ricorsi relativi alla presunta ineleggibilità di tre candidati, appartenenti all’Union Valdotaine, eletti in Consiglio regionale alle scorse elezioni regionali: Luciano Caveri, ex presidente della Giunta e attuale consigliere regionale, Carlo Norbiatto, attuale consigliere regionale e André Lanièce, attuale assessore regionale alla sanità, Salute e Politiche sociali. Contro la loro elezione, convalidata nel Consiglio regionale dello scorso 1° luglio, hanno presentato ricorso Paolo Louvin, Mario Vietti, Gino Bortoli e Leonardo Tamone.

La Corte di Appello di Torino esaminerà l’istanza e dovrà così chiarire se per Luciano Caveri, al momento della sua elezione, Presidente del Forte di Bard e dell'Università, Alberto Lanièce, come Presidente della Fondazione Istituto musicale e Carlo Norbiato, legale rappresentante di una società di persone convenzionata con l’Usl, sussistono le cause di ineleggibilità richiamate dalla legge regionale 7 agosto 2007 n. 20.

Per i ricorsisti, infatti, i motivi tecnici del ricorso sono legati alle lettere N e Q dell’articolo 2 della Legge che dichiara ineleggibili “il legale rappresentante, gli amministratori delegati e i direttori degli enti pubblici non economici, delle agenzie e delle aziende dipendenti dalla Regione nonché il legale rappresentante, gli amministratori delegati e i direttori nominati o designati dalla Regione, o dagli enti pubblici non economici…le cui entrate.. siano superiori a 500.000 euro”.

Caveri, Norbiato e Lanièce avevano tempo fino al 5 settembre scorso per presentare la propria difesa. Se il parere della Corte di Appello, appellabile comunque in Cassazione, dovesse dare ragione ai ricorrenti potrebbe aprirsi una questione di incompatibilità per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, che attualmente ricopre anche la carica di Presidente del Forte di Bard.

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