La falda acquifera sotto l’area Cogne è inquinata? Si saprà solo a giugno

I risultati dello studio che dovrebbe chiarire la situazione della falda e l'eventuale presenza di agenti inquinanti, annunciati per giugno 2008, saranno pronti per giugno 2009. Valutato lo stato di rischio sarà possibile decidere come intervenire.
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Politica

Era il 21 febbraio del 2008. Erano tutti contenti e fiduciosi. "Finalmente – diceva l'allora assessore all'Ambiente Alberto Cerisetutti i soggetti interessati si mettono attorno ad un tavolo non solo per monitorare la situazione, ma soprattutto per comprendere eventuali responsabilità".

La situazione in questione era la falda acquifera sotto l'area Cogne, ad Aosta. La Cogne Acciai Spaciali e la Vallée d'Aoste Structure (la società pubblica proprietaria di tutta l'area) avevano, già nell'ottobre del 2006, comunicato il superamento della soglia di contaminazione dei parametri crom VI, cromo total, nichel, fluoruri, nitrati e solfati nelle acque sotterranee. Per l'occasione i soggetti interessati (ovvero Regione, Comune di Aosta, Cogne e Vallée d'Aoste Energie) avevano annunciato l'avvio di uno studio. "I risultati – si disse nell'occasione – arriveranno a breve, tra novanta giorni". Facendo due conti, sarebbero dovuti giungere verso il mese di giugno dello scorso anno. Di mezzo ci sono state le elezioni regionali e il problema della falda è finito nel dimenticatoio.

Ma che fine ha fatto quello studio? E quali risultati ha prodotto? In realtà i risultati non si conoscono, perché lo studio è ancora in corso, come spiega Ines Mancuso del dipartimento al Territorio, ambiente e risorse idriche della Regione: "Siamo perfettamente in tempo – precisa la Mancuso -, c'erano 160 giorni di tempo, e non 90, per presentare lo studio. I tempi sono stati rispettati. La Cogne e la Vallée d'Aoste energie hanno presentato il progetto nel mese di novembre dello scorso anno, noi l'abbiamo approvato a gennaio, da allora c'erano sei mesi di tempo per presentare i risultati".

Quindi i dati, dovrebbero (e in questo caso il condizionale è d'obbligo) arrivare il prossimo giugno. Lo studio è di massima importanza, anche perché, in teoria, dovrebbe chiarire la situazione della falda sotto la Cogne. C'è un inquinamento preoccupante, ma soprattutto, esiste un rischio, grande o piccolo? "Una volta valutato lo stato di rischio – prosegue la Mancuso – potremo decidere in che modo intervenire, con quali tempi, e con che costo". Per saperne di più non ci resta che attendere il mese di giugno quando – con un anno di ritardo rispetto l'annuncio fatto nella conferenza dell'anno scorso – verranno presentati i risultati. Non ci resta che sperare che il mese di giugno in questione sia quello 2009.

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