La Lega Nord chiude la campagna elettorale: “Solo noi a difesa dell’Autonomia valdostana”

Bersaglio del Carroccio e dei suoi candidati l'accentramento di potere renziano, e l'Union Valdôtaine rea di essersi genuflessa agli interessi del PD". Ospiti della serata Andrea Mascetti e i deputati Giancarlo Giorgetti, Roberto Simonetti.
La chiusura della campagna elettorale della Lega Nord
Politica

La Lega Nord chiude la sua campagna elettorale per le amministrative di Aosta all’attacco.
Bersaglio del Carroccio e dei suoi candidati è sempre l’accentramento di potere renziano, individuato come il nemico pubblico numero uno dell’Autonomia regionale, e quella Union Valdôtaine rea di essersi genuflessa agli interessi del PD romano.

A farla da padrone è il programma leghista, partendo dall’assunto del ‘prima gli aostani’: “Il 10 maggio – esordisce il candidato vicesindaco Andrea Manfrin – chi vuole cambiare per davvero e chi sta sui banchi della politica da più di vent’anni e oggi ci parla di cambiamento. A tre giorni dalle elezioni il Prefetto spiega di non voler accogliere 79 profughi e la spiegazione è pleonastica. Da lunedì cambierà idea e si libereranno sicuramente dei posti”.

Ed il riferimento al rifiuto all’accoglienza dei migranti non si ferma qui: “Il portavoce del Forum del Terzo Settore Andrea Borbey dice che i posti ci sono, ma guardando le graduatorie, farcite di immigrati, scopriamo che in Valle ci sono 600 persone che non hanno casa e non sanno dove andare. Borbey non si offre di trovare il posto prima a queste persone perché gli immigrati sono un business e le regioni lucrano su questa povera gente. La priorità è dare posto alla nostra gente e a chi ah deciso di venire qui e far parte della nostra comunità, e qualcuno è anche nella nostra lista”.

Nicoletta Spelgatti invece, candidata Sindaca, richiama ai valori dell’Autonomia che solo la Lega incarna: “Siamo partiti da zero – spiega –, senza neanche un consigliere comunale in tutta la Valle. Ora siamo qui con due liste fatte di giovani che non hanno mai fatto politica. Questo non è l’ultimo incontro per noi ma il punto di partenza per creare la Lega Nord in Valle d’Aosta e ad Aosta. Ci vuole una nuova battaglia di ideali e non di poltrone, e non si può parlare di Autonomia senza parlare di Federalismo. L’Union lo sa bene ma se n’è dimenticata, inondata di soldi serviti per creare un sistema clientelare per essere al loro soldo e a quello di chi si è staccato dall’Union negli anni restando sempre e comunque unionista”.

Una città, per Spelgatti, da ripensare: “Dobbiamo puntare sul turismo, sfruttando le risorse che abbiamo, quelle da seconda città romana d’Italia. Noi vogliamo un’Aosta più vivibile, sicura, più verde, con più ciclabili, più collegata con l’area sud del Capoluogo”.

Una serata che ha visto invitati a supporto dei candidati il membro del Consiglio Federale della LegaNord Andrea Mascetti il deputato Roberto Simonetti ed il capogruppo leghista alla Camera dei Deputati Giancarlo Giorgetti.
Nei tre interventi si evince l’opportunità che ha la Lega nostrana di puntare ad un reale cambiamento del sistema: “Questa elezione – spiega Simonetti – è un’occasione unica di riscatto per i veri autonomisti. L’Union si è alleata ad un vero partito centralista, con un premier che ha una reale antipatia per le autonomie”.
Ma la stoccata vera e propria la sferra Giorgetti, che non gira attorno alle parole: “L’UV si abbraccia col PD con la vana speranza di salvare il salvabile, ma bisogna fare attenzione. Dietro la Riforma costituzionale c’è la volontà di portare via tutto da qui e portarlo verso il centro, verso un ‘tutto’ indistinto che porterà via anche le nostre identità. Certo potranno salvare questo ceto politico grazie alle briciole di Renzi ma questo non salverà la Valle d’Aosta. Aspettare le sue briciole significa condannare a morte la Valle d’Aosta e tutte le autonomie”. 

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