La legge sull’emergenza abitativa verrà rivista. Ad annunciarlo è stato l’Assessore regionale Carlo Marzi in Consiglio regionale rispondendo ad una iniziativa di Erika Guichardaz di Pcp sulla questione degli sgomberi forzosi ad assegnatari di case popolari.
Al 17 febbraio scorso erano dodici gli sgomberi forzosi previsti per il mancato pagamento superiore alle quattro bollette. Di questi due sono stati revocati perché le famiglie avevano saldato il debito o sottoscritto un piano di rientro, quattro sono stati sospesi perché i nuclei mostravano “problematiche di disagio sociale” ha spiegato l’Assessore e “in accordo con i nuclei familiari, le assistenti sociali hanno predisposto un progetto sociale di presa in carico che ha consentito di evitare lo sgombero mantenendo l’alloggio assegnato”. Un nucleo ha lasciato volontariamente l’alloggio, mentre per altri cinque casi di sgombero già notificati non sono ancora decorsi i termini per il rilascio volontario.
Al 16 marzo scorso risultavano invece presentate 70 domande per il riconoscimento della condizione di morosità incolpevole, di cui 26 accolte, 39 escluse per difetto dei requisiti, 1 ritirata e 4 con istruttoria in corso.
“Riguardo alle esclusioni per difetto dei requisiti, nella maggior parte dei casi
le stesse riguardano la mancata dimostrazione della perdita di reddito e il fatto di non essere destinatari di un provvedimento di decadenza per morosità”.