La petizione sottoscritta da oltre 400 cittadini contro la costruzione di una centrale idroelettrica nel vallone di Barasson, fra i comuni di Saint-Oyen e Etroubles, scalda il dibattito in Consiglio regionale. Oggi, mercoledì 28 luglio, l'assemblea ha esaminato il testo, ma l'aula si è impantanata in una lunga discussione attorno ad una risoluzione sui cambiamenti climatici presentata da Alpe e Partito Democratico insieme.
Per Diego Empereur, presidente della IV Commissione consiliare, "è stato verificato che le procedure finora seguite per il rilascio della sub-concessione di acqua dal torrente Barasson sono state adottate ai sensi della normativa specifica, ossia il piano regionale di tutela delle acque".
Raimondo Donzel, PD, accusa la maggioranza: "Non si capisce la posizione dell'Union. Ci si limita a prendere atto che c'è una richiesta di valutazione di impatto ambientale, ma non si dice nulla se si vogliono realizzare delle centrali per l'utilizzo dell'acqua. Bisogna quindi fare il punto sulla situazione in Valle d'Aosta, anche alla luce dei cambiamenti climatici in atto".
Annunciando la presentazione di una risoluzione, Albert Chatrian (Alpe) ha chiesto "una valutazione complessiva e chiederci se non sia necessario modificare in modo incisivo la normativa che regolamenta l'utilizzo dell'acqua ai fini umani, agricoli, ambientali e produttivi." La risoluzione Alpe – PD intendeva impegnare "la Commissione consiliare competente ad effettuare, entro la fine del mese di ottobre prossimo, una valutazione delle conseguenze del cambiamento climatico sulle riserve d'acqua ad uso alimentare e agricolo oltre che una ricognizione delle domande presentate per la realizzazione degli interventi finalizzati alla produzione di energia elettrica e dei possibili impatti complessivi."
Per l'unionista Luciano Caveri la richiesta contenuta nella risoluzione è, come dire, ‘tautologica': Abbiamo tutti gli strumenti per poter lavorare in Commissione senza dover dire a noi stessi quello che dobbiamo fare."
Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, la risoluzione, scritta in collegamento con la petizione, "tocca due aspetti molto diversi. Il primo è di portata mondiale: sul tema dell'acqua ci sono confronti continui, che non sempre trovano concordi tutti i soggetti. Il secondo riguarda le regole precise che vengono affidate per l'esame delle pratiche da parte degli Uffici competenti. Il nostro non è quindi un 'no' ad ulteriori approfondimenti sulla questione, ma riteniamo la proposta limitante nei confronti di un discorso che è molto più complesso sia dal punto di vista tecnico, politico e temporale."
Il Consiglio, dopo aver preso atto della petizione, ha respinto la risoluzione presentata da Bertin con 22 voti contrari (FA, SA e UV), 7 favorevoli, 3 astensioni (PdL).