La riforma della “Buona scuola” approda in Valle con il sigillo del ministro Giannini

Oggi, sabato 25 luglio, il ministro dell'Istruzione ha firmato il protocollo d'intesa con il presidente della Regione Augusto Rollandin. "La riforma ha un potenziale di arricchimento anche e soprattutto di realtà come quella valdostana".
Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ad Aosta
Politica

Sarà il Consiglio Valle a decidere con una propria legge quali sono i tempi e le modalità per recepire la riforma della “Buona Scuola” recentemente approvata dal Parlamento. E’ quanto è stabilito dal protocollo d’intesa firmato oggi a Palazzo regionale fra il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e il presidente della Regione Augusto Rollandin.

“La legge della Buona scuola – ha detto il ministro Giannini – ha un potenziale di arricchimento anche e soprattutto di realtà come quella valdostana. Quello di oggi non è un esercizio stilistico fra istituzioni, ma è un impegno concreto prima della fine della pausa estiva per avere una griglia di lavoro comune e per dare piena attuazione alla riforma anche in Valle d’Aosta”.

Poi il ministro si è soffermato sulle tempistiche di assunzione dei docenti a livello nazionale e sui tempi di attuazione del protocollo regionale. “A livello nazionale abbiamo già stabilito un cronoprogramma molto serrato già per le assunzioni. Da settembre entrano in servizio i 12mila insegnanti sulle cattedre scoperte e riducendo il fenomeno delle supplenze a lungo termine e il secondo plafond di 50mila insegnanti di potenziamento a partire da novembre. Per quanto riguarda il protocollo con la Valle d’Aosta abbiamo stabilito una griglia di lavoro e credo che il Consiglio regionale valdostano procederà speditamente”.

Per il ministro Giannini sono due i punti peculiari dell’intesa raggiunta con la Valle d’Aosta: la formazione professionale e le competenze linguistiche. “Sono questi aspetti che danno il valore aggiunto rispetto alla vostra specificità e alla vostra tradizione. Mi aspetto che la Valle, come la provincia autonoma di Bolzano, sia l’avanguardia di un esercito di insegnanti e studenti capaci di trasformare la scuola italiana”.

“Per noi è importante – ha detto l’assessore all’Istruizone Emily Rini – che questa riforma si attui all’interno di una norma di. E’ una tappa fondamentale che sancisce l’unicità del nostro modello scolastico”.

“Il ministro Giannini – ha sottolineato il presidente della Regione Rollandin – ha rispettato la promessa fatta mesi fa e oggi è qui per concordare con la Regione l’attuazione della riforma della scuola”.

Erano presenti alla firma anche l’assessore alle Politiche del lavoro, Raimondo Donzel, e i parlamentari Albert Lanièce e Rudi Marguerettaz.

Il contenuto del protocollo

Il protocollo d’intesa fra il ministero e la Regione si articola in sei punti. In primo luogo viene stabilito che sia una legge regionale a dare attuazione alla riforma in materia di autonomia scolastica, ruolo del dirigente scolastico, modalità di assegnazione dei docenti, formazione degli insegnanti, valutazione del sistema scolastico e maggior legame con la formazione professionale. Il secondo punto impegna l’amministrazione regionale ad applicare le disposizioni statali sullo stato giuridico e sul trattamento economico del personale. L’articolo 3 mantiene il modello pedagogico delle scuole dell’infanzia valdostane in quanto funzionale all’alfabetizzazione bi-plurilingue precoce dei bambini. L’articolo successivo, invece, riguarda i curricoli della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado introducendo, progressivamente, l’insegnamento di una o più discipline in inglese.
Con il punto 5, viene previsto che le prove Invalsi siano integrate da una prova di conoscenza linguistica stabilita dalla Regione. L’ultimo punto, impegna l’amministrazione regionale e il ministero a raggiungere un’intesa sugli “Adattamenti dei programmi alle necessità locali” entro l’inizio dell’anno scolastico 2016/2017: la Regione dovrà individuare gli obiettivi formativi prioritari del proprio sistema scolastico in coerenza con gli obiettivi ministeriali.
 

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