L'”affaire “Monterosa Ski fa scattare la verifica di maggioranza
Gli ultimi due giorni di lavori in Consiglio regionale hanno dato l’impressione a molti di respirare un’aria di dismissione. E’ come se l’ultima campanella fosse in procinto di suonare, ma dietro l’angolo non ci fossero le vacanze estive quanto il temuto esame di maturità.
Riunioni più o meno segrete all’esterno dell’aula, continue e prolungate sospensioni dei lavori, voci e mezze conferme di firme ricercate, ma non trovate, per tornare alle urne.
Che la maggioranza non goda di buona salute non serviva certo l’ordine del giorno votato dal 18esimo consigliere Claudio Restano. Lo scivolone, definito dal suo collega di partito Antonio Fosson un “episodio grave e difficile”, costringe però i movimenti ad accelerare una verifica.
“Ci incontreremo nei prossimi giorni” si limita a dire Carlo Marzi, segretario di Stella Alpina.
A uscire ufficialmente rivendicando la verifica è l’Uv. Il Comité Fédéral, riunito nel pomeriggio, “prende atto con profonda amarezza della mancanza di un’attitudine seria nei confronti del Governo e della maggioranza e constata come una riflessione di carattere politico s’imponga”. L’obiettivo, spiega il Mouvement è di “valutare la volontà di tutti i soggetti coinvolti di continuare nel percorso amministrativo per governare la nostra regione”. Altrimenti “in assenza di condizioni favorevoli” il Comité Fédéral si dice pronto a convocare “gli organi del Movimento per valutare l’opportunità di proseguire nel sostegno a questa maggioranza, ovviamente in accordo con i movimenti autonomisti, con i quali l’Union Valdôtaine condivide un percorso politico di più ampio respiro e ben più importante”.
Infine il Comité riconoscendo il “lavoro franco e serio del Presidente della Giunta” evidenzia come “l’azione politica di alcuni consiglieri diventa sempre più frutto di iniziative personali, senza indirizzi politici condivisi. La personalizzazione sempre più evidente della politica, in seno al Consiglio Valle, è ampiamente evidenziata anche dalla crescente frammentazione dei gruppi e dei movimenti, con la sola eccezione dei movimenti autonomisti, che stanno lavorando in senso opposto”.
A chiedere chiarezza è anche Uvp, con il suo Presidente Giuliano Morelli. “C’è da valutare se l’episodio di ieri è sintomo di una malattia irreversibile” dice Morelli “Uvp non ha paura di andare alle urne e non teme di far esprimere gli elettori, per sua natura non ha intenzione di tenere in piedi degli zombie a tutti i costi”.
A negare qualsivoglia lettura politica al voto di Restano è il Coordinatore di Pnv Fabio Gradi. “Non c’è un problema di stabilità di questa maggioranza” dice Gradi.
“Ci troveremo come Pnv dopo Pasqua per capire le posizioni di tutti i partecipanti al direttivo, chiarendo la nostra collocazione”. Sullo sfondo rimane infatti la volontà di qualcuno all’interno di Pnv – non condivisa dal Presidente della Regione Fosson – di costituire un nuovo gruppo consiliare regionale tra Pnv e il neonato Front valdotain del presidente del consiglio regionale, Emily Rini.