Legge elettorale e bilanci trasparenti animano la serata politica di Gressan

Incontro a sette, nel ristorante Pezzoli di Gressan, tra i segretari dei maggiori partiti politici valdostani. Si è discusso di ruolo della politica e dei partiti, ma soprattutto di bilanci interni e legge elettorale. Numeroso il pubblico.
Politica

"Facciamo una legge regionale per controllare e rendere trasparenti i bilanci dei nostri partiti". Il segretario PD Raimondo Donzel ha lanciato, ieri sera, la prossima iniziativa del gruppo consiliare democratico, alla quale aderirà anche quello di Alpe. La proposta vorrebbe dare una risposta agli scandali che a livello nazionale stanno coinvolgendo le tesorerie di alcuni partiti, ultimo la Lega Nord. "Diamo noi l’esempio a Roma", ha insistito Donzel.

L’occasione è stata offerta da un dibattito, che ha visto la presenza di tutti i segretari dei partiti con rappresentanza nelle istituzioni valdostane. L’idea è venuta alla sezione dell’Union Valdôtaine di Jovençan, che si è avvalsa della moderazione dell’ex presidente della Giunta Dino Viérin. Il tema della serata è stato caratterizzato dai contorni piuttosto ampi: "C’è ancora posto per la politica? I partiti e i movimenti politici hanno ancora un avvenire?".

Legge elettorale, le tre preferenze
Sono stati, perciò, toccati tanti temi. Tra quelli di rilevanza locale, oltre ai bilanci, è spuntata, sul finale, la legge elettorale regionale. Questione annosa: il metodo in vigore, già sottoposto a referendum senza che si raggiungesse il quorum, sarebbe colpevole di esporre il fianco a possibili controlli sui voti. Così, almeno, pensano alcune forze politiche, soprattutto d’opposizione: "Con tre preferenze, su seggi piccoli come i nostri – afferma il segretario di Rifondazione Francesco Lucat – la tracciabilità del singolo voto è sicura".

Anche il coordinatore del PdL Alberto Zucchi, però, ha espresso perplessità in merito, confessando che la posizione del suo partito su questa materia è "di minoranza nella maggioranza". "Preferiremmo che se ne esprimesse una sola – continua Zucchi – ma saremmo contenti anche solo di mediare a due". Il presidente UV Ego Perron, però, si è limitato a scuotere la testa, dopo aver già elogiato "la possibilità, per i valdostani, di esprimere direttamente i tre candidati che ritengono più capaci".

Frecciate: Viérin, Perrin e Perron
Sottotraccia alla serata, affollata da un pubblico numeroso, sono state le schermaglie tra Viérin, da tempo in minoranza nel Mouvement, e Perron. A fare da sponda al primo, ha avuto gioco facile l’altro ex presidente della Giunta, ora presidente dell’Alpe, Carlo Perrin. "Qualcuno ci ha accusato di apostasia politica per l’iniziativa di organizzare questo dibattito", ha detto Viérin, in apertura. "Ci è voluta una piccola sezione dell’Uv per tornare a parlare di politica, grazie per il coraggio", rincara Perrin e aggiunge che "in Valle d’Aosta ci sono troppi padroni e padroncini e poca partecipazione".
Perron, da parte sua, replica rivendicando "un Union in stato di ottima salute, alla quale si avvicinano tante persone che vogliono far poltica e che non condividono le visioni pessimistiche di qualcuno".
 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte