Libero Pensiero: “affari poco limpidi all’ombra dei lavori per l’ampliamento dell’ospedale”

Pronto un dossier contenente tutti i punti oscuri individuati dall’associazione. Al centro della bufera i rapporti tra Regione e Saint Bernard srl. Spetterà alla Corte dei Conti esaminare la vicenda, già oggetto di polemiche in consiglio comunale.
Stefano Ferrero a dx
Politica

A scrivere del dossier di denuncia preparato da Alp, Associazione Libero Pensiero, riguardo al nuovo parcheggio dell’ospedale da realizzare dove sorge l’ex residence Mont-Blanc, di proprietà della Saint Bernard Srl, viene voglia di modificare l’interfaccia grafica del sito per inserire una trentina di note a pié di pagina. In effetti, dietro ogni nome che compare nel dossier, ci sarebbe una storia che vale la pena di raccontare. E’ quanto hanno provato a fare i “liberi pensatori” che ieri sera, assieme ai grillini locali, hanno organizzato una serata pubblica all’Hostellerie Cheval Blanc per presentare la questione. “Abbiamo citato solo fatti e risultanze documentali, resistendo alla tentazione di raccontare le tremende voci di corridoio che circolano incontrollate, non immediatamente verificabili. Ai magistrati l’ardua sentenza” ha esordito Stefano Ferrero, presidente dell’associazione nata nel 2009.

Il documento a giorni sarà inviato alla Corte dei Conti, perché indaghi sulla vicenda. “Tra 45 giorni sarà presentata una perizia sul valore economico dei parcheggi, che sarà, possiamo già prevedere, ingente. Terremo d’occhio la faccenda, abbiamo appena iniziato. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e invitare le forze politiche a presentare ricorsi e dare battaglia attivamente. Noi non siamo un soggetto giuridicamente rilevante, non abbiamo sufficiente peso per farci carico di una vera battaglia legale, ma vogliamo indicare, come cittadini indipendenti, quali sono secondo noi le questioni da affrontare per evitare certe derive inquietanti e sempre più frequenti”.

Breve riassunto dei fatti: il 17 dicembre 2008 l’assessore Lanièce boccia l’ipotesi di inserire l’acquisto del residence Mont Blanc nel programma degli investimenti regionali per ricavarne dei parcheggi per l’ospedale. La Regione, se interessata, avrebbe potuto procedere a un esproprio in nome del pubblico interesse, ma così non è stato. Quest’anno, però, la “Coup Spa” società costituita da Finaosta con l’obiettivo di curare gli aspetti legati all’ampliamento dell’ospedale regionale, ha rilanciato la questione: l’acquisto s’ha da fare. Il cambiamento di rotta ha richiesto un impegno notevole. E’ stata necessaria a maggio una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Aosta, chiusa tra polemiche, defezioni e abbandoni dell’aula da parte dell’opposizione di sinistra e di alcuni esponenti della maggioranza anche unionista. Il comune di Aosta ha quindi  dato mandato alla Regione di aprire le trattative con la società "Saint-Bernard srl", proprietaria dell'ex residence Mont-Blanc, tra via Roma e viale Gran San Bernardo, per l'acquisto di 510 posti auto, a servizio del futuro presidio unico ospedaliero, sotto il complesso residenziale che verrà costruito. In tutta questa vicenda sono molti i punti oscuri, sottolinea l’Alp. Alcuni di questi erano stati oggetto di polemiche politiche proprio durante la famosa seduta straordinaria del Consiglio cittadino. La stessa convocazione, secondo una larga parte dei consiglieri, non possedeva i requisiti di urgenza e necessità invocati per giustificarla, a pochi giorni dalle elezioni e dalla costituzione di una nuova Giunta comunale. Secondo Aosta Viva, Verdi e PRC, inoltre, una tale compravendita dovrebbe avvenire quando il soggetto privato è in possesso del bene da un certo tempo, in modo da ostacolare eventuali collusioni con l’ente pubblico coinvolto.

L’ex Mont Blanc, invece, ha subito in pochi mesi parecchi passaggi di proprietà: Celesia e Vietti, i noti imprenditori proprietari della Cidac, lo hanno venduto nel 2009 all’immobiliare Santa Margherita di Alessandria, che a sua volta se ne è liberata in pochi mesi. Ora appartiene alla Saint Bernard srl, il cui socio di maggioranza è l’Edilsud di Giuseppe Tropiano. Stefano Ferrero rincara la dose soffermandosi sui protagonisti dell’operazione. La “Coup Spa”, innanzitutto, società temporanea la cui funzione si esaurirà con l’ampliamento dell’ospedale Umberto parini, che dovrebbe concludersi in dieci anni. “La sede è costata 450 mila euro, e le sue spese ammontano a un milione di euro per ogni anno di attività, per un totale di almeno dieci milioni. Sono spese fuori misura, in un’epoca di austerità e tagli”. Ma quanto ci costeranno i parcheggi? “Non si sa, perché dopo avere deciso di acquistarli la Regione ha dato incarico agli ingegneri Maione e Caruso, per 30 mila euro, di stimare il valore dell’immobile. Quindi ci siamo impegnati a comprare senza sapere quanto dovremo sborsare. Fuori Valle queste consulenze vengono affidate all’Agenzia del territorio, che costa molto meno e offre garanzie diverse, essendo un’emanazione del ministero. In ogni caso una consulenza tecnica del tribunale costa in genere un migliaio di euro circa”.

Un altro tasto delicato riguarda l’Edilsud, la già citata azienda socio di maggioranza della Saint Bernard Srl. “L’Edilsud di Giuseppe Tropiano, noto organizzatore della Festa di san Giorgio e Giacomo, è già in possesso di imponenti concessioni edilizie nel capoluogo, ha vinto appalti per la ristrutturazione dei primi lotti dell’ospedale, ha comprato in qualità di titolare della Saint-Bernard s.r.l l'ex residence Mont Blanc per 4 milioni e 650 mila euro, eppure incredibilmente ha avuto accesso a un mutuo da parte della BBC di Aosta pari a quasi otto milioni. Tutto questo nonostante la sua situazione patrimoniale non sia affatto rosea, anzi. Perché tanta fiducia? E perché la Regione non ha espropriato o comprato l’edificio prima, a costo certamente inferiore?”. Tra gli altri soci della Saint Bernard troviamo Maria e Gabriella Cuc, della Edildueci di Saint Pierre, gli imprenditori del settore edile Alessandro e Fabrizio Cecchetto, l’ingegnere Serafino Pallu. Su quest’ultimo Ferrero apre una parentesi notevole. “Condannato ad un anno di reclusione per il crollo della Caserma della Guardia di Finanza da lui progettata, realizzatore del noto ponte sul Buthier, ricopre decine di incarichi, è capo della commissione edilizia del Comune e tiene saldamente in mano le fila dei progetti in corso”. Chiudono l’elenco dei soci i figli di Gianni Coda, definito il braccio destro di Rollandin, da Curzio Maltese in un celebre articolo su La Repubblica, Claudio e Corrado. L’ultima parola, come sempre in questi casi, spetta alla Corte dei Conti.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte