L’ineleggibilità di Lanièce e Norbiato accende il dibattito in Consiglio Valle

La prima giornata del Consiglio Valle, tornato a riunirsi dopo le ferie estive, è stata dedicata in apertura alla sentenza della Corte di Appello di Torino che ha fatto decadere l'Assessore alla Sanità, Lanièce, e il consigliere regionale, Norbiato.
Politica

Si è aperta con il dibattito sulla sentenze di ineleggibilità di Carlo Norbiato e Albert Lanièce la prima seduta autunnale del Consiglio Valle. Una discussione, breve, in cui l’opposizione ha voluto mettere in risalto “l’indebolimento della democrazia”, per dirla con le parole di Patrizia Morelli, di Vallée d’Aoste Vive – Renouveau valdotain. La decadenza dei due consiglieri, secondo il collega di partito Roberto Louvin, “ribadisce la necessità del rispetto delle norme, non può passare il concetto che la volontà popolare cancelli ogni regola”.

Per il centro destra, Massimo Lattanzi, del Popolo della Libertà, ha messo in evidenza  il problema che la magistratura abbia dovuto interpretare una legge approvata da questa assemblea. “Ci auguriamo che l'interim dell'assessorato della Sanità, assunto dal presidente della Regione, Augusto Rollandin, sia brevissimo", ha affermato Lattanzi.

Sul fronte della maggioranza, Leonardo La Torre della Fédération autonomiste ha assicurato che il consiglio non si sottrarrà al dibattito e al confronto con l’opposizione su questi temi. “La legge sull’ineleggibilità fu approvata nella logica di approvare una legge a larga maggioranza per contrastare le proposte di iniziativa popolare, per evitare i referendum – ha invece dichiarato Luciano Caveri dell’Union Valdotaine – sono state accolte le mie tesi giuridiche, ma soprattutto la sentenza nel mio caso va a rafforzare il ruolo del presidente della Regione, chiunque esso sia”.

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