L’Italia dei Valori, in attesa del congresso nazionale, apre la campagna adesioni

Il partito, abbandona l'esperienza di Rivoluzione civile, e torna a guardare al centro-sinistra e nello specifico al Pd. A giugno congresso dove si darà vita ad un nuovo simbolo senza il nome di Di Pietro che rimarrà comunque Presidente.
Marco Belardi coordinatore IdV
Politica

L’Italia dei Valori, mette fine all’esperienza di Rivoluzione civile, il movimento nato dal magistrato Antonio Ingroia e riparte, a livello regionale, da una nuova campagna di adesioni. In una nota il partito spiega di "seguire la traccia nazionale per le prossime scadenze elettorali, nella sicurezza che i semi piantati con referendum fondamentali, come quello contro il nucleare e contro il pirogassificatore, e con la propria coerenza politica, abbiano fatto crescere nella popolazione valdostana dei germogli di civiltà e libertà dal giogo quarantennale dell’attuale sistema di potere."

Il 28, 29 e 30 giugno si terrà a Roma un congresso straordinario di tutti gli iscritti al Partito entro il 25 maggio, dove si getteranno le basi di una nuova Italia dei Valori, dal cui simbolo sparirà il nome Di Pietro. Contestualmente, si provvederà ad eleggere un Segretario Politico al quale affidare la direzione del Partito, mentre Antonio Di Pietro conserverà la carica di Presidente e si eleggeranno tutte le funzioni di direzione.

"Il progetto politico  – spiega la nota – verterà sul ridare al Paese una guida forte e democratica, rivolgendosi nuovamente al centro-sinistra e nello specifico al Pd, sperando che Bersani abbia compreso l’impossibilità di formare un governo autonomamente senza l’Idv, che vuole seguire un percorso di responsabilità per allontanare definitivamente lo spettro di un altro pernicioso governo della destra di Berlusconi."
 

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