L’opposizione reclama un Consiglio regionale straordinario sulle società partecipate

Una decisione, quella delle forze politiche di minoranza, presa subito dopo l’audizione da parte della seconda commissione consiliare di ieri mattina con i vertici della Compagnia valdostana delle acque che a loro dire è stata “quanto meno omissiva”.
Politica

“Un consiglio regionale straordinario sul tema della partecipate regionali”. I partiti di opposizione – Alpe, Movimento 5 Stelle, Partito democratico e Uvp – vanno all’attacco delle società di cui l’amministrazione regionale è proprietaria e vogliono fare chiarezza sulle scelte strategiche, sugli investimenti, sulle ricadute economiche per il territorio.

Una decisione, quella delle forze politiche di minoranza, presa subito dopo l’audizione da parte della seconda commissione consiliare di ieri mattina con i vertici della Compagnia valdostana delle acque che a loro dire è stata “quanto meno omissiva”. “Ci siamo sentiti dire – ha detto Luigi Berstchy dell’Uvp – che disturbiamo chi lavora, mentre avevamo posto come commissione solo alcune domande e la richiesta di fornire della documentazione”. “Quella di ieri è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso – ha detto Albert Chatrian, di Alpe – ma nel Consiglio regionale straordinario vogliamo accendere i riflettori non solo su CVA, ma anche sulla Casinò spa, su Vallée d’Aoste Structure e sulle altre partecipate”.

“Certe società pubbliche sono gestite come società segrete – ha rincarato la dose Stefano Ferrero, del Movimento 5 Stelle – e ieri non è stato solo negato alla minoranza il diritto di accesso ai documenti, ma a tutta la commissione. Maggioranza compresa”. "Chiederemo conto anche al presidente del Consiglio Valle Rini – ha aggiunto Raimondo Donzel, del PD – perché non ha vigilato affinché la società rispondesse alle nostre domande".

Insomma, ormai lo scontro fra i partiti di opposizione e le aziende partecipate è a 360°. Uno scontro che verrà portato alla ribalta in un Consiglio Valle straordinario che dovrà essere convocato entro 20 giorni. Uno scontro che si gioca tutto sul filo del regolamento dell’assemblea legislativa dove all’art. 116 indica che “I consiglieri, senza interferire con la regolarità dei servizi, hanno il diritto di ottenere […] dalle aziende dipendenti dalla Regione e dalle società da essa direttamente o indirettamente partecipate le informazioni utili all’espletamento del loro mandato”. Richieste a cui Cva ha risposto picche con una lettera destinata al presidente della commissione Leonardo La Torre, che si potrebbe sintetizzare così: ampio materiale è già stato fornito nell’audizione di dicembre e le nuove numerose richieste avanzate dai consiglieri avrebbe avuto “l’effetto di aggravare eccessivamente l’attività ordinaria degli uffici della società”.

Il duello sarà in piazza Deffeyes entro venti giorni.
 

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