Macroregione alpina: approvato un documento condiviso

Il documento approvato ieri a San Gallo in Svizzera "sottolinea il plusvalore di una Strategia comune europea per l'arco alpino, evidenziando quali sono i settori che possono trarre maggior giovamento da un approccio congiunto".
Politica

Le regioni dell’Arco Alpino fanno fronte comune. Ieri a San Gallo in Svizzera è stata posta la prima pietra per la costruzione della Macroregione alpina con l’approvazione di una documento. L’atto è stato elaborato dai rappresentanti di Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, delle Regioni Provence-Alpes-Côte d’Azur, Rhône-Alpes e Franche-Comté, di Baviera e Baden Württemberg, dei Land Tirolo, Salisburgo e Vorarlberg, dei cantoni Grigioni, S. Gallo, Ticino, Uri, Svitto e Vallese, nonché della Slovenia. Per la Valle d’Aosta erano presenti il Presidente della Regione, Rollandin e il consigliere, Caveri.

"La nostra adesione al progetto – sottolinea in una nota  il Presidente della Regione Rollandin – è legata alla necessità di conciliare l’area più vasta della zona alpina con le caratteristiche particolari della parte più propriamente montana. A questo proposito, come valdostani, non possiamo non rimarcare la necessità, conseguente all’articolo 174 del Trattato di Lisbona, di considerare la specificità delle zone montane nell’ambito della coesione territoriale nell’Unione europea. Parteciperemo quindi alle prossime tappe nella convinzione che non si debba aprire un contenzioso preliminare tra grandi città della pianura subalpina e zone alpine propriamente dette, perché è invece necessario cementare un’alleanza reciproca, pur nella tutela delle diversità".

Il documento condiviso "sottolinea il plusvalore di una Strategia comune europea per l’arco alpino, evidenziando quali sono i settori che possono trarre maggior giovamento da un approccio congiunto che si serve di misure condivise piuttosto che di soluzioni individuali adottate dai singoli Governi. " In particolare i rappresentanti delle regioni dell’Arco Alpino hanno concordato sul promuovere e potenziare  l’innovazione e la competitività; porre al centro i temi Acqua, Energia, Agricoltura e Silvicoltura, Ambiente e Clima e su quest’ultimo " le Regioni alpine vogliono attuare misure innovative, con il sostegno dell’Unione Europea"; trovare soluzioni sul fronte traffico e sull’accessibilità Regioni montane più difficilmente raggiungibili. Infine "la Strategia europea per l’arco alpino mira ad offrire un quadro di gestione che permetta la collaborazione di tutti i livelli essenziali di Governi e Amministrazioni."

"Il Comitato delle Regioni – sottolinea in una nota il Consigliere Caveri – è stato protagonista e promotore di questa iniziativa nel solco di quanto già avviato per il Mar Baltico e il fiume Danubio. A dicembre ospiteremo a Bruxelles un’apposita iniziativa, con autorevoli esponenti europei, per tenere viva l’attenzione su questa progettualità decisiva per le popolazioni alpine".

 

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