Mani più libere in Consiglio, aumenta il potere ispettivo

Il diritto di accesso degli eletti agli atti dell’amministrazione sarà esteso agli enti pubblici non economici, alle agenzie e aziende dipendenti dalla Regione, oltre che alle società direttamente o indirettamente partecipate.
Consiglio regionale
Politica

Aumenterà il potere “ispettivo” dei consiglieri regionali. Il diritto di accesso dei membri dell’assemblea agli atti dell’amministrazione e a tutte le informazioni utili all’espletamento del loro mandato sarà esteso agli enti pubblici non economici, alle agenzie e aziende dipendenti dalla Regione, oltre che alle società direttamente o indirettamente partecipate.

Questa mattina, la Commissione per il Regolamento ha infatti espresso parere favorevole all’unanimità su alcune proposte di modificazioni al Regolamento interno per il funzionamento dell’Assemblea regionale, tra le quali proprio il diritto di accesso.

Con riferimento alle società partecipate in misura minoritaria dalla Regione, questo diritto sarà pari a quello riconosciuto ai rappresentanti nominati dalla Regione in seno agli organi delle società stesse, ma i consiglieri saranno comunque vincolati dal segreto d’ufficio o l’obbligo di riservatezza nei casi specificati dalla legge o dalle disposizioni in materia di privacy.

“Queste modifiche – ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale, Alberto Cerise – rendono più agevole lo svolgimento dei lavori degli organi consiliari e la semplificazione delle procedure facilita la missione dei Consiglieri nell’esercizio dell’attività ispettiva e legislativa”.

Commento positivo anche da parte dell’Alpe, che però ha segnalato la contrarietà della maggioranza, eccetto il Pdl, a regolare anche il cosiddetto ‘diritto di visita’, cioè la possibilità da parte degli eletti di verificare direttamente il funzionamento e l’organizzazione degli uffici e dei servizi pubblici. “Il Consigliere non deve forse vedere in prima persona se ci sono malfunzionamenti e situazioni da correggere?”, ha domandato il capogruppo Roberto Louvin.

Favorevole alla proposta anche il Consigliere Enrico Tibaldi (Pdl), che ritiene lo strumento della visita “indispensabile per un corretto e completo svolgimento delle funzioni ispettive di ogni Consigliere regionale”, mentre secondo il Capogruppo dell’Union Valdôtaine, Diego Empereur, “le funzioni sono già ampiamente previste in altri istituti, quali le Commissioni consiliari permanenti”

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