Marguerettaz e Lanièce al Colle da Napolitano. “Un sì a Renzi? Vediamo il programma”

Consultazioni al Quirinale dopo le dimissioni di Enrico Letta: I parlamentari sono entrati attorno alle 10,30 subito dopo la Südtiroler Volkspartei. “Abbiamo chiesto a Napolitano garanzie contro il ritorno a uno Stato centralista e accentratore”.
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Politica

Anche parlamentari valdostani Albert Lanièce e Rudi Marguerettaz sono saliti questa mattina al Quirinale, poco dopo le 10,30, per il giro di consultazioni avviate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la formazione del nuovo Governo in seguito alle dimissioni di Enrico Letta.

“Abbiamo condiviso con il presidente l’urgenza di riforme per il Paese e la necessità di un cambio di passo – ha detto il deputato Rudi Marguerettaz – ma abbiamo espresso le nostre preoccupazioni per la tutela delle autonomie speciali. Va messo un nuovo ordine nelle priorità anche per quanto riguarda il rapporto con le regioni autonome e fra le urgenza abbiamo messo in evidenza il lavoro iniziato con Letta per la definizione del patto di stabilità. Un lavoro che speriamo non si interrompa”.

E se Matteo Renzi vorrà dettare un “cambio di passo” l’auspicio dei parlamentari valdostani è che ci sia anche un’attenzione nuova nei confronti delle “regioni speciali”. “Abbiamo chiesto a Napolitano – ha detto il senatore Albert Lanièce – che si faccia garante delle riforme costituzionali che si andranno a discutere per evitare il ritorno a uno Stato centralista e accentratore”. “Il presidente – aggiunge Marguerettaz – ha condiviso con noi le ragioni storiche che hanno portato alla creazione delle regioni autonome e ha sottolineato le differenze fra Valle d’Aosta e, ad esempio, la Sicilia”.

Ma su un voto di fiducia a Matteo Renzie al suo nuovo Governo, i parlamentari valdostani si mantengono ancora prudenti. “Vedremo con che programma si presenterà alle Camere e se vorrà incontrarci prima del voto”, dicono. “Letta ha avuto un atteggiamento positivo verso le autonomie speciali – ha sottolineato Lanièce – ma è rimasto prigioniero della vasta coalizione che lo sosteneva. Anche questa sarà una delle sfide che Renzi dovrà affrontare”. 

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