Luisa Vuillermoz, Presidente di Fondation Grand Paradis, continuerà a sedere nel Cda di Finaosta. Non è passata stamattina la mozione dell’Alpe che chiedeva di revocare la nomina, decisa dalla Giunta nel giugno scorso. Contro si sono espressi 21 consiglieri mentre tra i 12 a favore sono ricomparsi i franchi tiratori, quattro in totale. La discussione e il voto della mozione è avvenuta, su richiesta della stessa Alpe, in seduta segreta.
Come spiega l’Alpe nel testo della mozione già nel 2004 il fratello della Vuillermoz, Giulio, era stato nominato consigliere nel cda di Finaosta. Incarico lasciato da quest’ultimo nel 2006, "poche settimane prima – si legge nella mozione – che la Giunta affidasse a Finaosta, nell’ambito di un intervento di aiuto straordinario, l’incarico di sottoscrivere un aumento di capitale sociale della società Vallée d’Aoste Structure per un importo di 5.500.000 euro, per l’acquisto del complesso industriale della Tecnomec s.r.l. e dell’immobile industriale della società Coq s.r.l., entrambi siti nel Comune di Arnad e di proprietà della famiglia Vuillermoz. "
Luisa Vuillermoz, secondo l’Alpe, sarebbe tuttora contitolare della società Coq srl e della società Artech s.r.l., posta in liquidazione e in regime di concordato preventivo.
Inoltre la Vuillermoz, figlia dell’ex Assessore regionale alla Cultura, Teresa Charles, nel novembre 2010, si è vista aumentare di 10 mila euro lordi lo stipendio. Scelta, scrive ancora l’Alpe "vivamente contestato in Consiglio regionale alla luce delle limitazioni imposte dalla finanza pubblica e ai sacrifici stipendiali stabiliti nei confronti dei dipendenti pubblici"
Insomma per il gruppo di Roberto Louvin la nomina della Vuillermoz nel cda "è altamente inopportuna, in relazione alle vicende sopra ricordate e ai profili di possibile conflitto d’interesse la nomina in questione"