Nuovo piano regolatore per Saint-Denis

Le norme di piano prevedono che sia ammessa annualmente la nuova edificazione in misura non superiore al 10% della superficie netta edificabile prevista che è quantificata in 6.169 m2 complessivi.
Il Comune di Saint-Denis
Politica

La Giunta regionale ha approvato variante generale sostanziale al Piano regolatore del Comune di Saint-Denis. Spetta ora al Comune stesso concludere definitivamente l’iter di approvazione con l’accoglimento della deliberazione della Giunta regionale e quindi la pubblicazione del nuovo piano, dalla cui data questo sarà a tutti gli effetti vigente.

Il Piano vigente era stato approvato nel 1995. "L’amministrazione comunale – spiega l’Assessore regionale Luca Bianchi – con la predisposizione di questa variante generale, oltre ad adeguarsi agli strumenti di pianificazione regionale ora vigenti, ha confermato l’indirizzo pianificatorio del piano regolatore fino a ieri vigente individuando alcune linee di intervento che, oltre a prefigurare l’assetto territoriale futuro, consentono di creare le condizioni migliori per favorire la permanenza della popolazione sul territorio accompagnata ad uno sviluppo socio-economico rispettoso dei valori culturali e paesaggistici presenti. Ciò si concretizza con azioni volte a contrastare il fenomeno dello spopolamento delle parti alte o marginali del territorio, mantenendo le attività economiche in atto e favorendo l’inserimento di eventuali nuove attività compatibili con l’esigenza di salvaguardia dell’ambiente».

Alle macrocategorie degli obiettivi generali sono stati associati gli obiettivi specifici e ad essi le azioni che si intende mettere in atto per raggiungerli. In particolare sono stati sviluppati i seguenti obiettivi specifici: riutilizzare quanto più possibile i volumi edilizi esistenti, siano essi presenti nelle zone di tipo A che sparsi sul territorio agricolo; consolidare il ruolo del Capoluogo Saint-Denis come principale centro abitativo comunale e quale polo di servizi e di attività economico-commerciali; consentire nuova edificazione nelle zone di completamento nelle parti alte del territorio anche a favore della residenza temporanea, al fine di rivitalizzare il contesto socio-economico generale.

Le previsioni insediative teoriche consentono ampiamente l’insediamento sia degli abitanti residenti, sia di quelli fluttuanti previsti.

La variante non prevede zone C, di nuova edificazione, ma ripropone sostanzialmente le zone edificabili previgenti; il dimensionamento del piano è compatibile con gli indirizzi del PTP, anche in considerazione degli equilibri funzionali che sono stati definiti e delle condizioni e successioni temporali fissate. Le norme di piano prevedono infatti che sia ammessa annualmente la nuova edificazione in misura non superiore al 10% della superficie netta edificabile prevista che è quantificata in 6.169 m2 complessivi.

«Con questa approvazione – ha concluso Bianchi – sono ormai 29 i comuni che hanno concluso l’iter di adeguamento del proprio strumento urbanistico al PTP e alla legge regionale urbanistica. Con Saint-Denis si completano i comuni della fascia dell’adret della media Valle, da Aosta a Pontey». 

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