Osservatorio qualità aria: polemiche per l’assenza, ingiustificata, dell’Usl

Assessore Donzel: "Di fatto non c'è una situazione di emergenza ambientale, ma si aspettano comunque suggerimenti e direttive dell'Usl”. Agnesod: "Aumento valori metalli pesanti legati a nuove tecniche di rilievo".
Politica

Nessun allarme per la qualità dell’aria di Aosta. A spegnere ogni preoccupazione, dopo gli ultimi dati di Arpa, che segnalavano un aumento di metalli pesanti nell’aria rilevati dalla centralina di Via Primo Maggio, è lo stesso direttore dell’Agenzia per l’Ambiente, Giovanni Agnesod, questa mattina, nell’ambito dell’Osservatorio sulla qualità dell’aria.

“I valori sono aumentati perché abbiamo affinato le tecniche di rilievo. – ha spiegato Agnesod – Quelli ottenuti con la nuova tecnologia sono senza dubbio più minuziosi, ma le quantità di metalli presenti sono analizzate solo più nei dettagli, non sono aumentate. L’obiettivo è quello di esaminare precisamente quali particelle siano presenti nell’aria e non soltanto la loro quantità”.

La riunione sulla salute ambientale, slittata di qualche mese proprio per aspettare gli ultimi dati di Arpa, è andata in scena con qualche polemica per l’assenza ingiustificata dell’Azienda Usl.
“L’Usl – ha sottolineato l’Assessore comunale all’Ambiente, Delio Donzel – ha dato una risposta scritta a dicembre sui risultati delle polveri fini per l’anno 2011, senza che ci segnalassero però nessun intervento da attuare. La Regione e il Comune hanno chiesto pareri sia sui dati 2012 sia su quelli ottenuti attraverso le nuove rilevazioni, anche in questo caso senza ottenere alcuna indicazione. Di fatto non c’è una situazione di emergenza ambientale, ma si aspettano comunque suggerimenti e direttive dell’Usl”.

Assenza che lascia perplessi anche Alessandra Piccioni di Legambiente Valle d’Aosta e Fabio Platania del Pd: “La mancanza di un rappresentante dell’Usl oggi è grave – afferma Platania – poiché viene meno un interlocutore fondamentale per analizzare con precisione tutti i dati e trarne delle conclusioni definite”.

Sulla rilevazione delle particelle presenti nell’aria Arpa ha annunciato come, presto, verrà elaborata anche una nuova rete di monitoraggio, pronta a fornire risultati molto più precisi e puntuali: “La vecchia strumentazione sottostimava alcuni metalli – spiega Claudia Tarricone di Arpa Aria – mentre il nuovo sistema è molto efficiente sull’intero rilievo delle PM10. Dal 2013, oltre a continuare a monitorare i valori della Cogne durante tutto l’anno, calcoleremo con precisione le esalazioni dell’acciaieria nelle sue aree adiacenti, attraverso l’installazione di due centrali mobili poste in Corso Lancieri e nei pressi della Pépinière. In Valle d’Aosta il monitoraggio è più capillare rispetto a molte altre realtà, e la tematica sui metalli presenti nell’aria è all’avanguardia”.

Non solo metalli nell’aria, comunque: l’Arpa sta lavorando fittamente anche sulla presenza delle diossine, in netto calo secondo l’Assessore all’Ambiente di Aosta, Delio Donzel, e sulle rilevazioni sul suolo, attraverso appositi deposimetri.
Chiude il cerchio ancora Agnesod, che specifica anche quali siano le prospettive future in base anche al rinnovo dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), concessa alla Cogne nel dicembre 2012: “Valori più elevati non significano un peggioramento della qualità dell’aria, ma si basano su una nuova stima decisamente più accurata, attraverso le nuove strumentazioni. L’importante è avere un piano con tempi definiti e riscontro effettivo dei risultati riguardo la riduzione dei valori di nichel previsti dal cronoprogramma Aia. Bisogna fare qualcosa in tempi precisi e attraverso la trasparenza, ovvero con la possibilità da parte dei cittadini di verificare risultati messi a disposizione sia sui siti internet delle amministrazioni, sia sul quello dell’Arpa”.

La necessità, rimarcata anche dall’assessore regionale al territorio e all’ambiente Manuela Zublena, è quella di “Mettere i cittadini nelle condizioni di salute ottimali dal punto di vista anche normativo, senza intaccare la produttività della Cogne. In questo senso l’Aia è una normativa complessa ma all’insegna della trasparenza, uno strumento flessibile che segue tutte le evoluzioni della qualità dell’aria attorno all’acciaieria”.
 

 

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