Pasticcio dell’UVP con i numeri di alcuni candidati: ristampati volantini e manifesti

Corrado Boson, Claudio Bredy, Claudine Brunod e Elisa Bonin si sono visti assegnare, su manifesti e volantini distribuiti fino al 15 maggio scorso, un numero diverso da quello della lista presentata in Tribunale.
Politica

Se l’UV ha "perso la bussola", l’UVP ha "dato i numeri". Dopo la gaffe commessa lo scorso marzo dal Leone Rampante, in occasione del lancio della campagna di adesione al Movimento, con il manifesto indicante la “bonne direction” su una bussola dai punti cardinali invertiti, questa volta sono stati i cugini progressisti a inciampare in un “semplice errore” riguardante il materiale della campagna elettorale.

Quattro candidati, infatti, si sono visti assegnare su manifesti e volantini distribuiti fino al 15 maggio scorso, un numero diverso da quello della lista presentata in Tribunale. A Corrado Boson è stato attribuito il 9, mentre nella lista ufficiale corretta era indicato come l’8, a Claudio Bredy il 10 al posto del 9, a Claudine Brunod l’11 rispetto al 10 e a Elisa Bonin l’8 in cambio dell’11. Un bel guaio, visto che sulla scheda elettorale è possibile indicare la preferenza anche con il numero, oltre che con il nome e il cognome del candidato scelto. All’UVP quindi non è rimasto altro che ristampare tutto il materiale, in modo da non penalizzare ulteriormente gli interessati. "Ci scusiamo con l’elettorato – si legge in una nota sul sito internet del partito – e con i candidati per quanto accaduto".

 

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