Patto di stabilità, Cpel approva novità per 2015

Tra le novità più importanti introdotte dal Governo per il 2015: la rimodulazione orizzontale degli obiettivi del Patto di stabilità interno, prevista nell’ultima finanziaria, l’esclusione dai conteggi dell’extragettito Imu e la riduzione dal 15,7 all’8,6
Bruno Giordano, Presidente del Cpel
Politica

Con un voto contrario e uno astenuto il Consiglio permanente degli enti locali ha dato il via libera nel pomeriggio di oggi alla delibera di Giunta regionale che modifica per il 2015 la disciplina del Patto di Stabilità. "Una delibera – ha ricordato il Presidente del Cpel, Bruno Giordano – che viene incontro alle esigenze degli enti locali che potranno avere un futuro meno nero di quello avuto dai comuni che da alcuni anni sono dentro questo sistema."

Tra le novità più importanti introdotte dal Governo per il 2015: la rimodulazione orizzontale degli obiettivi del Patto di stabilità interno, prevista nell’ultima finanziaria, l’esclusione dai conteggi dell’extragettito Imu e la riduzione dal 15,7 all’8,6 della percentuale utilizzata per la definizione del patto. "In pratica l’obiettivo del comparto verrà dimezzato, passando da 29 a 14 milioni di euro" ha aggiunto Giordano. 

Dal 2016 la Giunta dovrebbe poi estendere il patto di stabilità anche ai comuni sotto i 1000 abitanti. "Mi sembrava che qui si fosse detta un’altra data, ma meglio così per i comuni che non dovranno ancora applicarlo" ha commentato il sindaco di Morgex, Lorenzo Graziola. "Il 2016 è stato scelto – ha risposto Giordano – perché entrerà a regime il discorso delle convenzioni quadro e tipo e gli ambiti territoriali che i comuni devono deliberare entro la data di domani." Per il futuro il Presidente del Cpel ha auspicato "la revisione dei parametri stessi della legge 48".

Via libera dal Cpel anche alla delibera sui trasferimenti finanziari ai comuni senza vincolo settoriale di destinazione, relativi all’anno 2015. Il provvedimento prevede inoltre la redistribuzione di 843mila euro, pari alla sanzione di Aosta per il mancato rispetto del patto di stabilità nel 2013, ai comuni sopra ai 1000 abitanti più virtuosi nel rispetto della disciplina.

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