Per il lavoro e contro la casta, ancora poche settimane per firmare i referendum dell’Idv

Ad oggi sono state raccolte 500 firme in Valle. La Federazione della sinistra della Valle d'Aosta e l'Italia dei valori proseguiranno nei prossimi giorni la raccolta firme davanti alle fabbriche.
Politica

"Il referendum è l’unico strumento che i cittadini hanno in mano per cambiare le cose". Marco Belardi, segretario dell’Italia dei Valori invita i cittadini ad andare a votare per i 6 referendum proposti dal suo partito e dalla Federazione della sinistra. I quesiti referendari dell’Idv mirano in particolare ad abolire l’art. 8 della legge 2011/148 approvata dal governo Berlusconi, a ripristinare l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori riscritto con la legge 2012/92 dal ministro Fornero, a cancellare il finanziamento pubblico ai partiti e ad azzerare la diaria di parlamentari. La Federazione della sinistra invece propone due referendum in materia di trattamenti pensionistici e per abrogare l’articolo 8 sui contratti di lavoro periferici.

"Il messaggio dei nostri referendum – continua Belardi – si rinnova giorno dopo giorno grazie agli annunci di Monti sulla privatizzazione della sanità e delle scuole. Anziché spogliare questi settori dobbiamo prenderedove ci sono i soldi".

Ad oggi i due partiti hanno proposto i referendum nelle principali piazze valdostane, raccogliendo un totale di 500 firme, nei prossimi giorni la raccolta firme proseguirà davanti alle fabbriche. Entro gennaio bisogna arrivare alle 500 mila firme. "Se saranno convalidati – continua Belardi – si andrà a votare nel 2014, sempre che non si riesca prima a salire al governo per cambiare le cose".

 

 

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