Per la Corte Costituzionale la legge regionale sui maestri di sci è legittima

Bocciato il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Secondo la Consulta la legge non ostacola lo svolgimento dell'attività lavorativa condizionandone le scelte professionali ed imprenditoriali.
Maestri di sci
Politica

La legge regionale 29/2007 che regolamenta la professione di maestro di sci è legittima sotto il profilo costituzionale. A dichiararlo è stata la Consulta rispondendo al ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel gennaio scorso.

Il giudizio di legittimità costituzionale in particolare era stato chiesto in merito all’articolo 7 della legge laddove si consente l'esercizio della libera professione al di fuori delle scuole di sci, ai maestri di sci iscritti nella sezione ordinaria dell'albo professionale regionale, “a condizione che le prestazioni professionali non siano offerte nel quadro di un'attività, anche occasionale, organizzata con altri maestri di sci”. 

Passaggio che se per la Presidenza del Consiglio ostacola lo svolgimento dell'attività lavorativa, condizionandone le scelte professionali ed imprenditoriali per la Consulta invece “si limita a stabilire la modalità di svolgimento dell'attività di maestro di sci, quindi non vulnera i principi di libera prestazione dei servizi e di concorrenza."

Altra passaggio incriminato, l’articolo 8 che autorizza l'apertura di una scuola di sci nella Regione a quelle strutture “con un organico di maestri effettivi, ovvero a quanti con continuità e in forma esclusiva la professione nell'ambito della scuola medesima, in regola con l'iscrizione all'albo, il cui numero minimo, fra maestri di discipline alpine, di discipline nordiche e di snowboard, è stabilito sulla base dei parametri”.

Secondo la Consulta questo articolo altro non fa che razionalizzare l'offerta di insegnamento delle scuole di sci, favorendone la concentrazione.

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