Pernice bianca e lepre variabile, il Consiglio regionale vuole riaprire la caccia

Approvata con 31 voti favorevoli e l'astensione del gruppo Pcp la mozione presentata dal gruppo Lega Vda, che modifica la decisione presa nel 2019.
Lepre
Politica

Brutte notizie per le pernici bianche e le lepri variabili che popolano la Valle d’Aosta. Se nel 2019 tre “franchi tiratori” sospesero la caccia alle due specie, oggi il Consiglio regionale approvando una mozione (31 favorevoli, gruppo Pcp astenuto) del gruppo Lega Valle d’Aosta ha deciso di riaprirla.

La mozione impegna, infatti, il Presidente della Regione e la Giunta regionale ad inserire all’interno del calendario venatorio 2022/2023 la possibilità di cacciare le specie della pernice bianca e della lepre variabile.

“La decisione presa nel 2019” ha presentato l’iniziativa Christian Ganis “non era sostenuta da nessuno studio sui numeri delle due specie in Valle d’Aosta. Prima di sospendere la caccia si sarebbe dovuto avere un supporto scientifico”.
Il consigliere leghista ha quindi sottolineato come “nessun cacciatore vuole arrivare all’estinzione di una specie, perché l’attività venatoria ha lo scopo di preservare la fauna selvatica, mediante i censimenti fatti in primavera e i piani controllati. E’ inoltre un’attività utile per arginare i danni fatti alle colture”.

Spiegando come gli studi sulle due specie siano in corso, l’Assessore regionale all’Agricoltura Davide Sapinet ha annunciato il sostegno della maggioranza all’iniziativa. “La volontà di dare un’indicazione politica, a cui seguirà un iter tecnico per arrivare alla modifica del calendario venatorio. Ad ognuno le proprie competenze”.

Astensione per il gruppo Progetto Civico Progressista. “Non ho cambiato idea” ha scandito Chiara Minelli, ricordando come la mozione a suo tempo approvata, sospendeva la caccia per cinque anni in attesa dei risultati di uno studio, mentre ad oggi ne sono trascorsi solo tre. “Allora, a parte la Provincia di Bolzano, nessuna regione dell’arco alpino aveva autorizzato la caccia e forse una ragione c’era”.

Se la prendono invece con il voto segreto che a suo tempo aveva portato all’approvazione della risoluzione, i capigruppi Uv Aurelio Marguerettaz e di Alliance Valdotaine Albert Chatrian, chiedendo quanto prima la riapertura.

“La votazione segreta permette a dei pavidi di esprimersi. La pernice bianca e la lepre variabile non c’entravano nulla con quella discussione, l’obiettivo di quel voto era mettere in crisi il governo”.

Una risposta

  1. Ottimo! Adesso aspetto con ansia che il Consiglio di Madre Natura decida di aprire la caccia ai politici inutili ed ignavi, così facciamo un pochino di ordine, e qualche assessore e altro politico schiavo di qualche lobby assurda si leva dalle scatole. Astenuti compresi.

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