“Il core business di Poste ci lascia perplessi. La consegna della posta sembra essere un aspetto marginale e non redditizio”. Cosi il Presidente della Regione Augusto Rollandin sui disservizi di Poste italiane “segnalati su tutta la Valle d’Aosta da parte dei comuni oltre che degli utenti”.
A chiedere conto della situazione del servizio postale in Valle è Jean Pierre Guichardaz del Pd-Sinistra Vda: “Chiediamo di intervenire in maniera decisa con Poste italiane perché non è più possibile che l’erogatore dei servizi possa allegramente fregarsene delle proteste degli utenti e degli amministratori locali.”
Nel dicembre scorso a seguito di un impegno preso in Consiglio regionale il Presidente Rollandin ha scritto all’Amministratore delegato di Poste italiane Massimo Sarni e all’allora vice ministro dello sviluppo economico Antonio Catricalà per segnalare la situazione del servizio postale in Valle. “Il 13 gennaio – ha ricordato Rollandin – abbiamo ricevuto una risposta da parte del Direttore Affari istituzionali dell’azienda, in cui si diceva che il recapito della corrispondenza aveva avuto rallentamenti tra ottobre e dicembre, ma che la situazione si era poi normalizzata”. Una risposta che secondo il Presidente mostra come Poste italiane “non abbiamo il polso delle problematiche dell’azienda sul territorio valdostano, visto che la situazione del recapito non pare essere rientrata nella normalità e che non vi è alcuna strategia di sviluppo dell’azienda per la Valle d’Aosta, considerando che l’unica proposta concreta è quella dell’installazione delle cassette modulari”.
Nei giorni scorsi il Presidente ha incontrato le organizzazioni sindacali e si è concordato di sollecitare nuovamente l’azienda e il Ministero “affinché vi siano degli interventi sia dal punto di vista organizzativo tali da garantire ai valdostani il servizio che Poste italiane è obbligato dai suoi obblighi di servizio a fornire in tutto il territorio italiano”.