Rassemblement Valdôtain critica il Piano regionale dei trasporti: “Documento fatto di fretta e con grandi limiti”

Le osservazioni al piano regionale trasporti depositate dal movimento.
Rassemblement Valdôtain
Politica

“Un documento fatto di fretta, con grandi limiti”. Così Rassemblement Valdôtain definisce il Piano regionale dei trasporti, depositando nei giorni scorsi le proprie osservazioni al testo.

“È un documento importantissimo – sottolinea il presidente Davide Bionaz – perché dovrebbe essere lo strumento che nei prossimi dieci anni consentirà alla Valle d’Aosta di uscire dall’isolamento che sta subendo”.

Nel documento trasmesso alla struttura regionale, il movimento chiede maggiore chiarezza sulla sostenibilità tecnica ed economica delle misure previste. In particolare, RV richiede un approfondimento sull’affermazione secondo cui il potenziamento del trasporto ferroviario – oggi limitato all’elettrificazione della tratta Aosta-Ivrea – non comporterebbe una riduzione significativa del traffico su gomma. “Un’analisi più dettagliata è fondamentale per valutare strategie efficaci di riduzione dell’inquinamento e del congestionamento stradale”, si legge nelle osservazioni.

Tra i punti critici segnalati dal movimento ci sono anche la percorribilità del viadotto della Camolesa e la frana “Chiappetti”, che minaccia l’unica via autostradale verso l’Italia. RV chiede inoltre di valutare le conseguenze della separazione delle corsie di marcia nel Traforo del Monte Bianco sulla viabilità locale e sugli impatti ambientali ed economici delle aree interessate dai lavori. “Manca un’analisi dettagliata sulle problematiche legate al traffico intenso, che in determinati periodi dell’anno congestiona la SS 26 a seguito della chiusura della galleria di Dolonne”, aggiunge Stefano Aggravi.

Un altro aspetto critico, secondo RV, è la realizzazione della nuova galleria sulla A5 nel tratto di Hône. “Non comprendiamo la sua utilità”, afferma Aggravi, chiedendo chiarimenti sulla fattibilità tecnico-economica e sugli impatti per l’attuale concessionario. Dubbi emergono anche sulle proposte di revisione dei pedaggi autostradali, che – secondo il movimento – non sarebbero chiare nella loro attuabilità nell’attuale quadro normativo e concessorio.

Non mancano le proposte. RV invita a valutare l’ipotesi di una metropolitana leggera sulla tratta Aosta – Pré-Saint-Didier, oltre ad approfondire la fattibilità del collegamento sciistico Courmayeur-La Thuile-La Rosière e di altri collegamenti intervallivi, tra cui le strade del Nivolet, del Col du Mont e quelle che connetterebbero Bionaz/Breuil, Valtournenche/Champoluc, Gaby/Groscavallo, Champorcher/Valprato e Pont/Ceresole.

Sul progetto Pila-Cogne e sulla telecabina Val d’Ayas-Valtournenche, il movimento chiede di giustificare il loro inserimento nel quadro del trasporto pubblico locale. “Per Cogne abbiamo bisogno di ipotesi alternative di accesso alla valle” ricorda Yulia Yuzvikova.

Altre criticità segnalate riguardano la “Mongiovetta” e l’eventuale realizzazione di un tunnel, la variante alla strada statale di La Thuile e il potenziamento della strada del Col d’Arpy (SR 39) in caso di chiusura della NSA 26, oltre a uno studio di fattibilità per un collegamento fruibile tutto l’anno al Piccolo San Bernardo e la riorganizzazione dell’area F8 di Aosta.

Una risposta

  1. Sono le stesse cose che ho sentito venerdì a Saint-Vincent nella serata organizzata da Forza Italia. Che però ha avuto il coraggio di portare nel salone comunale 140 persone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le norme sulla privacy e i termini di servizio di Google. e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte