Accantonata l’idea di una federazione, si torna a parlare di réunion. E’ quanto emerge dall’incontro di lunedì scorso fra Uv, Uvp, Alpe, Stella Alpina e Epav. A mettere sul tavolo quella che viene, da alcuni definita, una “nuova proposta”, è stato il Presidente del Leone Rampante Erik Lavevaz.
“Abbiamo ribadito la possibilità che l’Uv si rimetta in discussione per facilitare un riavvicinamento degli esuli e dei nuovi” spiega Lavevaz. Un percorso che ha però come punto fermo il nome e il simbolo del Movimento. “Quelli non si cambiano. – scandisce il Presidente – C’è dietro una storia fra le più importanti e antiche a livello europeo”.
La discussione si può invece aprire intorno allo Statuto e agli organi del movimento “per dare pari dignità a tutte le diverse sensibilità”. Sarà in particolare – se la proposta dovesse venire accolta – un gruppo di lavoro più ristretto ad occuparsi della riunificazione.
“E’ una soluzione alternativa al percorso federativo, che secondo qualcuno allungava troppo il brodo. Così si può invece verificare fin da subito la possibilità di facilitare un reingresso nell’Uv”. Le tappe immaginate da Lavevaz sono: una prima campagna di adesioni per la primavera, per arrivare compatti alle prossime elezioni comunali del maggio 2020 mentre nell’autunno 2020 si potrà procedere con la fase costituente. Resta invece confermato il congresso dell’Uv del 16 novembre prossimo, per il quale Lavevaz conferma la volontà di presentarsi da dimissionario per favorire una nuova governance.
A definire “novità” la proposta arrivata dal Leone Rampante è la Stella Alpina con il segretario Carlo Marzi. “E’ un passaggio nuovo, molto autorevole e dal basso – sottolinea Marzi – Come Stella Alpina non posso che essere curioso e soddisfatto dell’approccio, nuovo, di mettere i temi prima delle persone. E’ una proposta concreta, è la prima volta che sento parlare attorno all’unionismo, d’antan”.
Soddisfazione emerge anche dalle parole di Giuliano Morelli di Uvp. “Mi sento di parlare anche a nome di Alpe dicendo dall’Uv sono arrivate delle aperture, che accogliamo con estremo favore. L’Uv ha dimostrato una volontà di collaborazione che è stata notevole e ha fatto piacere a tutte le forze autonomiste dei 17 in Consiglio Valle”.
In attesa di conoscere gli esiti della “nuova” proposta sul tavolo, i progressisti proseguono nel loro progetto con Alpe. “Non sarà una fusione, ma la creazione di una piattaforma ideale dove gli autonomisti che la condividono potranno trovare spazio per lavorare, senza primus inter pares”. Morelli parla di “tempi rapidi”, anche se al momento non c’è ancora una data per l’assemblea costituente. “Abbiamo fretta ma non vogliamo sbagliare le mosse. Stiamo continuando gli incontri sul territorio per ascoltare il maggiore numero di sensibilità”.
I movimenti saranno impegnati nei prossimi giorni anche sul tema della riforma elettorale. “Venerdì incontreremo il presidente della Regione – annuncia Lavevaz – Le tempistiche che Rete Civica mette sul tavolo sono difficili per noi da rispettare, perché abbiamo la necessità di coinvolgere la base e vogliamo approfondire la tematica. Non possiamo, quindi, accettare dei diktat”.