Riconversione industriale della Cogne, i sindaci della Plaine: “Slogan da evitare, serve prudenza”

I sindaci di Quart, Gressan, Pollein, St-Christophe e Brissogne intervengono sulla proposta dei Popolari per Aosta di riconvertire la Cogne Acciai speciali "in un'industria tecnologica ad impatto ambientale zero".
Lo stabilimento della Cogne acciai speciali
Politica

Entra nel vivo la campagna elettorale con le prime polemiche. A scatenarle è stata la proposta dei Popolari per Aosta di riconvertire la Cogne Acciai speciali "in un’industria tecnologica ad impatto ambientale zero". Annuncio sul quale prendono posizione i sindaci di Quart Jean Barocco, Saint Christophe Paolo Cheney, Brissogne Bruno Menabreaz, Pollein Angelo Filippini e Gressan Michel Martinet. 

"Pur apprezzando lo sforzo legittimo d’individuare positive soluzioni futuribili per l’Espace Cogne di Aosta nell’ambito di un piano industriale regionale, con specifico riferimento alla Cogne Acciai Speciali  – scrivono i primi cittadini in una nota – riteniamo che questa analisi non possa prescindere dal ruolo di leader internazionale della Cogne Acciai Speciali nella produzione di acciai inossidabili ad alta tecnologia e dal positivo impatto socio-economico, al momento insostituibile che essa ha sulle nostre Comunità per le quali inoltre rappresenta una fonte occupazionale per molte famiglie con importanti ricadute sull’indotto. Non ci sottrarremo a dibattiti e confronti sul futuro produttivo dell’intera area, ma consigliamo un po’ di prudenza, ed eventualmente una condivisione evitando slogan".

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