Riforma degli enti locali, arriva la legge che ridisegna gli stipendi dei sindaci

Al vaglio del Cpel domani anche il disegno di legge sui segretari comunali. Gli stipendi dei sindaci non saranno più in futuro parametrati all’indennità di carica dei Consiglieri regionali. Ai primi cittadini verrà riconosciuto un compenso massimo mensile
Una riunione dei sindaci
Politica

A meno di due mesi dalle elezioni arrivano i due disegni di legge che completano il quadro della riforma degli enti locali: da una parte le indennità degli amministratori, che in una logica di razionalizzazione dei costi della politica, vengono rese più leggere e dall’altra la riorganizzazione dei segretari comunali. I due D.l saranno all’esame domani, martedì 17 marzo, del Consiglio permanente degli enti locali per passare poi al vaglio del Consigio regionale. 

Indennità amministratori locali
Gli stipendi dei sindaci non saranno più in futuro parametrati all’indennità di carica dei Consiglieri regionali. Ai primi cittadini verrà riconosciuto un compenso massimo mensile, diversificato in base a cinque fasce demografiche.
Così i sindaci dei Comuni con popolazione sino a 1.000 abitanti riceveranno al mese 1.250 euro, 1500 euro i primi cittadini dei Comuni con popolazione da 1.001 a 3.000 abitanti; 2.200 euro con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti; 3.030 euro con popolazione da 5.001 a 15.000 abitanti; 4.300 euro per il sindaco di Aosta.
Ai primi cittadini è attribuita, inoltre, una diaria mensile, quale rimborso forfetario delle spese di esercizio del mandato: 500 euro per i Sindaci dei Comuni con popolazione sino a 1.000 abitanti; 600 euro con popolazione da 1.001 a 3.000 abitanti; 700 euro con popolazione da 3.001 a 15.000 abitanti; 1200 euro per il sindaco di Aosta. Lo stipendio sarà incrementato del 10% per quei sindaci che si troveranno a guidare i comuni la cui percentuale determinata dalla Regione per i trasferimenti finanziari, è superiore a 1,5.
Il primo cittadino del Capoluogo regionale dovrebbe quindi passare dagli attuali 6978,15 euro a 5930 euro, considerando diaria e incremento del 10%, Saint-Vincent da 3620 a 3120, Ayas da 3.593 a 2.250, Arvier da 2536 a 1750, Cogne da 3.349 a 2250, Courmayeur da 4186 a 2.250, Gressan da 3655 a 2.250 euro, Jovencan da 2679 a 1750, Pontey da 3720 a 1750, Pont-Saint-Martin da 4186 a 2.250. Al contrario quello del primo cittadino di Sarre salirà dagli attuali 2000 euro a 3120, Aymavilles da 1000 a 2.250 euro, Gaby da 1024 a 1750 euro (Nda dati aggiornati al 2013). I primi cittadini lavoratori dipendenti che non hanno richiesto l’aspettativa avranno invece una decurtazione del 20%.
Per i vice sindaco con popolazione fino a 15.000 abitanti lo stipendio non dovrà essere superiore al 55% dell’indennità di funzione attribuibile al Sindaco (40% per gli assessori) l’80% per il vice sindaco di Aosta (75% per gli assessori).
Per i consiglieri comunali con popolazione fino a 15.000 abitanti è attribuito un gettone di presenza che non potrà essere superiore al 5% dell’indennità di funzione attribuibile al Sindaco, 20% (fino a un massimo 860 euro) per i consiglieri di Aosta. Qui il Presidente del Consiglio avrà diritto ad una indennità di 1075 euro al mese mentre negli altri comuni non sono previste retribuzioni, indennità, gettoni o emolumenti.

Unité des Communes valdôtaines
Al Sindaco che riveste la carica di Presidente della corrispondente Unité è inoltre attribuita una diaria mensile di 600 euro quale rimborso forfetario delle spese di esercizio del mandato.

Segretari comunali
Il disegno di legge prevede che tutti gli incarichi di segretario cessino automaticamente dalla data delle prossime elezioni comunali del 10 maggio. Successivamente il numero massimo di incarichi conferibili ai soggetti iscritti all’Albo regionale dei segretari comunali non potrà essere superiore al 15% dei posti di segretario disponibili, calcolati con riferimento al numero delle Unités des Communes valdôtaines, al Consorzio dei Comuni della Valle d’Aosta ricadenti nel Bacino imbrifero montano della Dora Baltea (BIM) e al numero delle convenzioni stipulate in base alla nuova legge sugli enti locali, incrementati di un numero pari a quello dei segretari iscritti all’Albo regionale. Non rientrano nel limite del 15% gli incarichi conferiti dagli enti locali ai propri dipendenti assunti a tempo indeterminato e appartenenti alla qualifica unica dirigenziale.
Fino a tre comuni convenzionati, ciascuno con una popolazione sino a 1000 abitanti, ci dovrà essere un solo segretario, due da quattro a sei comuni convenzionati. Fino a due comuni convenzionati con popolazione da 1000 a 3000 abitanti, si potrà nominare un segretario, due da tre a sei comuni. Fino a due comuni convenzionati e una popolazione superiore a 3.000 abitanti, un segretario, due da tre a quattro comuni. Il Comune di Aosta manterrà un segretario comunale.
Nei Comuni convenzionati quando il numero dei segretari sia pari a due, almeno uno degli incarichi deve essere conferito a soggetti iscritti all’Albo regionale.
I segretari degli enti locali iscritti all’Albo regionale dei segretari se non incaricati sono collocati in disponibilità e sono prioritariamente utilizzati presso l’Amministrazione regionale, gli altri enti del comparto unico regionale, i loro enti strumentali, anche economici, e le società a partecipazione pubblica, regionale o locale.

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