"Il triste teatrino cui si è assistito ieri, in consiglio regionale, non fa altro che confermare la natura gattopardesca del ribaltone, tutto è cambiato perché nulla, cioè la spartizione del potere, cambi". La portavoce dell'Altra Valle d'Aosta, Carola Carpinello commenta così l'approvazione ieri da parte del consiglio regionale della riforma della legge elettorale: "Una legge ignobile ha sostituito una brutta legge" spiega in una nota. "Il premio abnorme, con i voti arrivi a 15 consiglieri, te ne regaliamo 6, va contro ogni principio di rappresentanza in nome di una governabilità che non esiste. Si governa perché si ha un programma, si hanno obiettivi, non perché sei tenuto insieme da logiche spartitorie (vedi maggioranza a 27 e Comune di Aosta)."
Critiche arrivano poi per la bocciatura della rappresentanza di genere – "La "mancetta" del 30% di donne in lista è offensiva" – e per la soglia di sbarramento, "teniamo fuori i movimenti che senza soldi e senza visibilità cercano di rappresentare la moltitudine di persone che non vanno più a votare".
Per l'Altra Valle d'Aosta: "Ieri maggioranza e opposizione hanno dimostrato di parlare la stessa lingua, quella del patriarcato e di una concezione medioevale della politica, noi ci batteremo contro tutto ciò".
