“Non ho mai avuto rapporti professionali con la Saint-Bernard srl né offro servizi di alcun tipo a questa società”. Replica cosi Aurelio Marguerettaz all’Alpe che in una risoluzione, iscritta ieri d’urgenza, chiedeva conto all’Assessore regionale al Turismo dei suoi rapporti con la società Grand Saint-Bernard Srl e in particolare di comparire davanti alla Commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose in Valle d’Aosta.
Le premesse da cui prendeva spunto la risoluzione erano il rinvio a giudizio di Marguerettaz per un presunto abuso edilizio sulla sua casa di Saint-Rhémy-en-Bosses. Come riferito dal quotidiano La Stampa i lavori di ristrutturazione della casa dell’Assessore sono stati eseguiti da Giuseppe Tropiano, titolare della Grand Saint-Bernard Srl, la società da cui la Regione ha acquistato i 509 posti auto nei pressi dell’ospedale regionale. Per questa opera Tropiano è stato rinviato a giudizio per favoreggiamento nell’ambito di un tentativo di estorsione da parte di alcuni esponenti dell’’Ndrangheta.
Secondo Roberto Louvin dell’Alpe “Ci sono inoltre notizie che a noi non risultano smentite secondo cui la localizzazione della Saint-Bernard sarebbe presso lo studio commercialistico di Marguerettaz. È buona politica dare piena e corretta informazione sulle questioni personali che hanno rapporto con la propria condotta di amministratori pubblici. “
A rifiutare l’audizione di Marguerettaz è stato però ieri lo stesso presidente della Commissione speciale sulle infiltrazioni mafiose, Diego Empereur. “La nostra – ha detto – non è né una Commissione d’inchiesta né una Commissione di indagine che spetta ad altri Palazzi”. Il capogruppo Uv ha poi liquidato la richiesta come “semplice speculazione politica”.
La risoluzione è stata respinta con 24 voti contrari, 4 astensioni (PD e Marguerettaz) e 5 a favore.
Aurelio Marguerettaz
