Ritiro candidatura Pastoret, Rollandin: “La riconoscenza esiste ancora”

Pastoret ritira la sua candidatura: "Lanièce è giovane e ha fatto bene in questa legislatura come assessore regionale, e può interpretare al meglio quel processo di rinnovamento che la gente chiede."
Politica

L’Union Valdôtaine scopre le sue carte durante il Conseil Fédéral di questo pomeriggio, in una sala consiliare di Nus gremita.
Il percorso del Mouvement riparte quindi dall’Assessore regionale alla Sanità, a fronte del passo indietro di Ennio Pastoret che ritira la sua candidatura e motiva la sua scelta: “Di fronte alla disponibilità di Lanièce c’è stato l’accordo tra me e il Presidente Perron. Ho scelto ieri mattina e l’ho comunicato oggi per rispetto delle procedure. Lanièce è giovane e ha fatto bene in questa legislatura come assessore regionale, e può interpretare al meglio quel processo di Renouvellement che la gente chiede. La scelta di ritirare la mia candidatura è stata senza esitazioni”.

Candidatura che cambia i programmi di Lanièce: “Avevo la tentazione di candidarmi alle regionali, ma quand’è il momento bisogna prendersi la responsabilità, mettendo tutta la forza in questo appuntamento elettorale difficile nel quale tutti gli unionisti devono lavorare duramente. La Valle d’Aosta ha subito attacchi formidabili da questo governo tecnico e siamo passati da un progetto di Stato federalista ad uno fortemente centralista. L’alleanza dell’UV con Fédération Autonomiste e la Stella Alpina è l’unico progetto che può garantire una presenza forte al Parlamento a difesa del nostro Statuto Speciale”.

Una coalizione che non mostra, nelle parole del Presidente Ego Perron, alcun segno di cedimento: “ Questa è la fine di un percorso e l’inizio di un altro. La necessità è quella di garantire la nostra presenza in Parlamento in un periodo di grande attacco alle autonomie speciali. La nostra direzione è quella di rafforzare ulteriormente il progetto delle tre forze autonomiste (UV, Fédération e Stella Alpina) in un rapporto di forte collaborazione, una partnership che esiste e durerà, con responsabilità condivise tra le tre forze”.

Non manca poi la panoramica sul momento storico/politico che sta attraversando la Valle, dalla conflittualità segnalata a sinistra (con l’abbandono di Alpe da parte di Louvin e il dialogo definito “interrotto” tra le forze di sinistra e l’Union Valdôtaine Progressiste).
Il Mouvement infatti, ferito dalle recenti tensioni interne, fa quadrato. La linea del Conseil Fédéral è nelle parole che ritornano di continuo: coesione, unità, dialogo, lealtà ma soprattutto, con una stoccata neanche troppo velata alla neonata UVP di Laurent Viérin, riconoscenza.
Da qui il breve intervento del Presidente della Regione Augusto Rollandin: “La parola “riconoscenza” non si sente più nell’Union Valdôtaine, ma l’intervento di Pastoret è la dimostrazione che la riconoscenza esiste ancora. Oggi contro l’UV c’è solo mancanza di riconoscenza e parole vuote. Riconoscenza che è doverosa nei confronti di chi ha sempre cercato di immaginare il bene della Valle d’Aosta e dei suoi abitanti”.

 

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