Rollandin: “Nessuno vuole le elezioni. Puntiamo alla collaborazione sui temi comuni”

Il presidente della Regione, durante la conferenza stampa di fine anno, che ha analizzato le fasi politiche di questo 2014 che si sta per chiudere: "Oggi si guarda con più lungimiranza al futuro e si possono trovare convergenze".
Conferenza stampa di fine anno
Politica

La ricetta ancora non c’è, ma si allarga la squadra dei cuochi che dovrebbe prepararla. L’aria di “convergenza” fra la maggioranza regionale e alcune forze di opposizione – in particolare l’Uvp – che si era iniziata a respirare durante il Consiglio regionale durante l’approvazione del bilancio, ha continuato a soffiare oggi durante la conferenza stampa di fine anno della Giunta regionale. In particolare nelle parole del presidente della Regione, Augusto Rollandin, che ha analizzato in tre fasi questo 2014 che si sta per chiudere: “Nel primo trimestre abbiamo vissuto uno scontro forte, poi c’è stata una crisi che ha portato a fare alcune riflessioni. L’ultima parte dell’anno è quella più interessante e produttiva che porta a meditare con più lungimiranza sul futuro e a trovare convergenze su temi specifici. Oggi nessuno è interessato ad andare a elezioni, soprattutto con una legge elettorale che è quello che è”.

Non c’è dubbio che il clima politico è cambiato rispetto ad alcuni mesi fa, soprattutto per uno schieramento della Renaissence (sotto il cui nome andavano i partiti di opposizione: Pd, Alpe, Uvp, M5S). “Spero si possa contare per il 2015 su una maggiore serenità – ha concluso il suo intervento Rollandin – se ripensiamo insieme il futuro della Valle non riporteremo il pendolo a sette anni fa, ma possiamo trovare una via d’uscita”.

“Numerosi sacrifici sono richiesti in tutti i settori dell’economia, ma anche da parte delle famiglie e dei cittadini, ma non dobbiamo cedere al pessimismo”, ha continuato Rollandin accennando ai tagli al bilancio che hanno toccato un po’ tutti i settori. Secondo il Presidente della Regione per uscire dalla crisi “è necessario ritrovare attenzione ed entusiasmi, puntando sui punti di forza che sono propri della nostra realtà di montagna”. In particolare Rollandin ha fatto riferimento “all’agricoltura, con le nuove generazioni che dimostrano sempre più un rinnovato interesse a quel mondo, ma anche alla valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche, allo sfruttamento delle fonti di energia, così come al sistema scolastico plurilingue, alle espressioni del nostro “fare comunità” e all’attenzione alla persona, che in Valle d’Aosta si è sempre esplicitata in servizi diffusi sul territorio”.

Nel concreto, il presidente della Regione guarda all’Europa. “La crisi economica sembra orientarci verso opportunità che non possiamo lasciare passare, soprattutto per quanto riguarda quelle che beneficiano del sostegno dell’Unione europea. L’ambizioso progetto della macroregione alpina da un lato, l’evidente interesse europeo alla montagna dall’altro e, infine, le nuove opportunità e i nuovi vincoli che il mercato attuale presenta – sostiene Rollandin – inducono a dover ripensare al nostro contesto economico e sociale, nel quale le nostre specificità rappresentano settori con sicure potenzialità”. Andare avanti, rimanendo però uniti. “Il senso di appartenenza a una stessa Comunità deve rimanere la pietra miliare della nostra regione: sono convinto che quest’aspetto meriti di essere rivalutato, indipendentemente da qualsiasi retorica, alla luce della nostra storia, ma anche delle numerose e diverse realtà che dobbiamo affrontare”. 

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