Saint-Christophe: a settembre riapre la microcomunità, sarà gestita privatamente

In un piano dell'edificio ospiterà anche minori. La struttura, in località Chef-Lieu, era stata chiusa dall'Unité Mont-Emilius per una razionalizzazione, a fine 2015. La cooperativa si è aggiudicata dal Comune la gestione per 20 anni.
anziani, microcomunità
Politica

L'Unité Mont-Emilius aveva deciso di chiuderla a fine 2015, con l'obiettivo di risparmiare circa 200 mila euro l'anno, spostando i pazienti nelle strutture di Gressan e Fénis. La microcomunità di Saint-Christophe in località Chef-Lieu, dietro la chiesa parrocchiale, vicino ai locali della biblioteca, riaprirà “indicativamente il 18 settembre”, con una gestione privata da parte della cooperativa La Libellula.

“L'anno scorso – spiega la vicepresidente dell'azienda e futura coordinatrice della struttura Nicole Giustini – il Comune, proprietario dell'immobile, ha indetto una gara d'appalto per la gestione di 20 anni”. Negli accordi la cooperativa si è presa in carico tutti i lavori di ristrutturazione necessari per rimettere a norma l'edificio e le manutenzioni, oltre all'impegno a versare all'Amministrazione un canone d'affitto mensile.

“Non sarà più solo una microcomunità – spiega Giustini – ma un centro multigenerazionale”. Sono previsti 15 posti letto per un'utenza di anziani che intendano stare nella struttura giorno e notte, altri 12 posti per la sola assistenza diurna e, in base alle camere disponibili, “ci sarà la possibilità anche di venire solo a dormire”. “Saremo aperti anche a persone da fuori Valle e senza più il vecchio limite dei 65 anni di età”, afferma ancora la vicepresindente. In più, uno dei quattro piani della struttura, sarà destinato ad ospitare minori.

L'edificio è circondato da un'area verde attrezzata, anche con un campo da bocce e avrà una palestra per la riabilitazione in presenza di fisioterapisti. “Offriremo servizi alberghieri con cucina interna, lavanderia e pulizie, poi un servizio di animazione, presenza di classici Oss e un'infermiera per mezza giornata, ogni giorno – elenca Giustini – mentre il servizio medico sarà garantito dai medici di base dei singoli pazienti”.

Il centro sarà quindi adatto ad accogliere pazienti N1-N2, ovvero parzialmente non autosufficienti, ma che non hanno bisogno di assistenza medica per 24 ore. “Per ora apriremo com struttura privata e solo in seguito si valuterà se c'è lo spazio per convenzioni con la Regione – spiega Giustini – sono però previste delle agevolazioni per i residenti a Saint-Christophe su tariffe e posti disponibili”.

Nelle prossime settimane, l'azienda sta studiando la possibilità di organizzare un “porte aperte”, per visitare la nuova struttura.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte