"Un nuovo progetto per la scuola, che recepisce le indicazioni del nucleo Fospi". L’architetto Gianluca Bologna ha presentato in consiglio comunale il preliminare per il nuovo polo scolastico che dovrebbe ospitare le elementari e la materna del capoluogo di Gressan. La maggioranza di Michel Martinet ci riprova, insomma. Nel giugno scorso, infatti, era arrivata la bocciatura da parte degli uffici regionali, che avevano negato il finanziamento, in genere del 90% del costo dell’opera, al progetto precedente. "Motivi tecnici ed economici", erano le ragioni del no.
"La zona interessata resta quella tra la microcomunità e la banca – spiega l’architetto – anche se abbiamo ridotto le dimensioni dell’appezzamento, per esigenze di costi". L’opera, infatti, è stata ridimensionata e costerà tra i sei e i sei milioni e mezzo di euro, a differenza dei dieci del progetto precedente. "Il nuovo preliminare – spiega Martinet – rispecchia l’attuale situazione economica, purtroppo ci è stato consigliato di fare tagli alla struttura". "Non ci sarà più un’area sportiva all’esterno ed è stato ridotto lo spazio nelle aule – spiega Bologna – nel rispetto comunque delle norme di legge". L’edificio sarà disposto su tre livelli.
Nel piano seminterrato ci sarà una sala di circa 200 mq per le attività collettive. Al piano terra, come volevano gli uffici del Fospi, si ospiterà la scuola di infanzia: tre sezioni, più una da tenere pronta per un previsto aumento della popolazione scolastica. Al primo piano, infine, ci saranno le cinque sezioni più una della scuola primaria. Fuori dall’edificio, ci sarà un area verde, sempre di 200 mq, un parcheggio da 22 stalli e, per l’accesso alla scuola, sarà disposta sulla strada comunale una rotonda francese. "Ad est – spiega infine Bologna – resta la possibilità di ampliare la struttura per la costruzione di nuove classi".
Critica la minoranza
Resta sulle barricate la minoranza di Esprit Gressaen, alla quale non è mai andata giù la scelta della nuova amministrazione di rinunciare, nel 2010, al finanziamento regionale concesso per un polo unico che raggruppasse le scuole di tutto il paese. "Siamo passati dalla possibilità di avere un polo unico – afferma Raffaella Quendoz – ad una scuoletta, con 1500 mq in meno nel terreno e 900 nell’edificio". "Non ci sarà nè una palestra – continua – nè i tanto decantati parcheggi sopra di questa".
"Abbiamo già due palestre che non sono palestre – rincara Mirco Imperial – era il caso di farne una vera e non un altro ibrido". "Questa scuola è un rattoppo – sostiene Dario Chamonin – dopo che si parlava di innovazione tecnologica". Sempre Imperial ha chiesto, poi, conto alla maggioranza di cosa si farà nell’edificio della vecchia scuola e ha criticato la scelta di fare i parcheggi: "i costi di manutenzione li farei pagare a Cottino", afferma quindi il capogruppo di minoranza.
Lavori finiti a Chevrot e acquisizione dell’asilo Blanchet
"Nel vostro progetto i parcheggi erano dieci, un numero insufficiente per i soli dipendenti, sono gli stessi uffici del Fospi che ci ha detto di aumentarli", replica Cottino. Poi continua: "Voi riuscite a mettere in cattiva luce anche il fatto che ci possa essere un ampliamento, ma come si fa?". Al posto della vecchia scuola invece, potrebbe sorgere una piazza: "ma se cambiassero le esigenze – afferma Martinet – si potrebbe pensare ad un parziale riutilizzo".
"Le scuole nuove rispettano le norme previste – taglia poi corto il Sindaco – e l’aula nel seminterrato sarà sufficiente per l’attività fisica". Martinet, poi, ha rivendicato la fine dei lavori di ristrutturazione nelle scuole di Chevrot, "in tempo per l’inizio dell’anno scolastico". Oltre che l’acquisizione dell’asilo Blanchet, con la spesa di 315 mila euro, "che sarà già a nostra disposizione, in comodato d’uso, dal prossimo primo settembre".