Servizio pulizie della Regione, verso la risoluzione del contratto con una delle ditte

Ad annunciarlo l'Assessore Chatrian. Tre le criticità: "tutela lavoratori, rispetto contratto e servizio che deve essere adeguato".
Lavoratori del servizio pulizie Regione
Politica

La Regione ha avviato le procedure per la risoluzione del contratto con la Segi, una delle ditte che si era aggiudicata due dei sette lotti dell'appalto sulle pulizie degli uffici regionali. Il servizio era finito al centro delle polemiche nei mesi scorsi per i forti ribassi  – nel caso della Segi intorno al 36% – con cui alcune ditte si erano aggiudicate l'appalto che avevano comportato una drastica riduzione degli stipendi dei lavoratori, in alcuni casi inferiori ai 200 euro mensili. 

"Il 6 aprile scorso ho chiesto la convocazione urgente dei responsabili delle ditte appaltatrici per deplorare le gravi inefficienze nell'esecuzione del servizio e insistendo sulla tutela dei lavoratori, sul rispetto del contratto e sull'adeguatezza del servizio – ha spiegato in aula l'Assessore regionale alle Finanze, Albert Chatrian –  I responsabili hanno assicurato un miglioramento del servizio e hanno lamentato la presenza di personale poco collaborativo. Nonostante questo non c'è stato un incremento qualitativo: è stato quindi formalmente avviato il procedimento per la risoluzione del contratto, a fronte di una fitta rete di controlli e di corrispondenza tra gli uffici e le ditte appaltatrici. L'iter sarà comunque lungo e non di semplice gestione: formalizzazione della risoluzione, gestione del contenzioso e affidamento in urgenza del servizio, nell'attesa di espletare un nuovo appalto. Per il nuovo servizio, stiamo valutando la possibilità di aumentare la soglia contrattuale, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e la qualità del servizio reso". 

Secondo il consigliere del Pd Jean-Pierre Guichardaz: "Bisognerebbe sedersi intorno ad un tavolo per elaborare nuove modalità di appalto con lotti che tutelino il personale e rivedere tutti insieme il sistema dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Credo sia possibile, ma dobbiamo lavorarci". 
 

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